"Le tv hanno dovuto aspettare più di un decennio per raccogliere il primo risultato della modifica applicata dalla stagione 2010-11, quando la contemporaneità a blocchi delle partite di Serie A venne limitata ai 90 minuti finali. Inprecedenza c’era stato il lungo periodo con la simultaneità delle ultime quatto giornate durato fino al 2008, segui-to dalla breve fase intermedia degli ultimi due turni. Lo scopo era quello di spalmare le gare ancora determinanti per gli obiettivi di classifica quasi fino alla fine del campionato, in modo da massimizzare gli ascolti". Il quotidiano La Stampa, in un articolo di Stefano Scacchi, parla delle ultime due giornate di campionato. Neanche la penultima si giocherà in contemporanea per la felicità delle televisioni che potranno trasmettere alle 18 il Milan e alle 20.45 l'Intere fare ascolti in entrambi i casi soprattutto quest'anno che la lotta scudetto è serrata.
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La Stampa – Milan-Inter, la lotta per uno strano scudetto in differita
Per la prima volta si giocherà solo l'ultima gara del campionato in contemporanea. Domani si gioca la penultima e le due squadre si sfideranno ad orari diversi
Sarà la prima volta di uno sprint alla penultima giornata, con in palio ancora il titolo, con due orari diversi. Il Milan scenderà in campo contro la formazione di Gasperini alle 18. E cercherà di spedire l'Inter a meno cinque in attesa della gara di Cagliari. Era stato proprio Pioli a lamentare della mancanza di contemporaneità, ma qualora battesse l'Atalanta e la squadra di Inzaghi perdesse in Sardegna potrebbe festeggiare in differita. Inzaghi aveva proprio evitato la polemica parlando delle esigenze delle tv che pagano i diritti ai club. La Roma di Mourinho ha rinunciato alla contemporaneità dell'ultima giornata per avere un giorno più tra la trasferta di Torino e la finale di Conference League. Quindi Atalanta, Fiorentina e Lazio, che così giocheranno l'ultima sfida conoscendo già il risultato della squadra giallorossa.
(Fonte: La Stampa)
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