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Le lacrime di Castillejo: “Non mi voleva neanche mia madre. Sono stato più…”

Gianni Pampinella

Un momento di sfogo del centrocampista del Milan dopo un periodo difficile in cui non ha trovato spazio

E' uscito dal campo piangendo lacrime liberatorie Samu Castillejo che, entrato nel secondo tempo della sfida contro il Verona, si è procurato il rigore del pari e ha propiziato l'autogol del 3-2 di Gunter. Un momento di sfogo del centrocampista del Milan dopo un periodo difficile in cui non ha trovato spazio, è stato vicino alla cessione e bersagliato di insulti sui social tanto da essere costretto a chiudere gli account e i compagni sono subito corsi ad abbracciarlo e rincuorarlo come fatto anche da Pioli.

"Le mie lacrime - racconta a Milan Tv - dicono tutto per il periodo che ho passato e che sto passando. Sono un ragazzo a cui piace lasciare l'anima in campo. Grazie alla mia famiglia, agli amici e a dio sono riuscito. Ieri non mi voleva neanche mia mamma e oggi posso esultare con i tifosi a casa mia". E alla prima occasione, quella di stasera, Castillejo si è fatto trovare pronto: "Sono stato più fuori che dentro questa estate, ma alla fine sono rimasto. Il mio atteggiamento è sempre lo stesso, mi alleno sempre bene, non dico mai una parola fuori posto, e punto a farmi trovare pronto e ad aiutare la squadra. Oggi è andata bene e sono contento di questo. L'abbraccio dei compagni? Siamo una famiglia".

(Ansa)