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Milan a La Maura? Corsa in salita per il nuovo stadio: “Non semplice trovare intesa

Andrea Della Sala

Pochi giorni fa il Milan ha preso le distanze da quello che era il progetto condiviso con l'Inter per il nuovo stadio

Pochi giorni fa il Milan ha preso le distanze da quello che era il progetto condiviso con l'Inter per il nuovo stadio. La volontà del club rossonero è quella di costruire l'impianto in libertà in un'altra zona, ma non sarà facile.

"L’idea del Milan di costruire il suo nuovo stadio a La Maura deve fare i conti con le divisioni politiche. Il no del territorio (domenica 19 è prevista una manifestazione), un cambio di destinazione dell’area in oggetto e la creazione di un nuovo ente autonomo di diritto pubblico che gestirà il Parco Sud. Oltre all’acquisto dell’area, per la quale è già stato sottoscritto un preliminare di compravendita tra i proprietari di Snaitech e F3A Green. C’è l’alternativa dell’accordo di programma, un percorso che dovrà essere proposto dalla Regione. Ma non si tratta comunque di una strada breve e in discesa", spiega La Gazzetta dello Sport.

"I soggetti da mettere d’accordo sono diversi e ci sono vincoli paesaggistici e di natura giuridica legati alla normativa che regola il Parco Sud, che è un parco agricolo. Il fatto che il Milan abbia iniziato interlocuzioni con il Comune e pure con la Regione fa pensare al tentativo di accorciare le tempistiche attraverso lo strumento legislativo dell’accordo di programma. Sarebbe “azionato” da Fontana e, attraverso questo, verrebbero superati i vincoli paesaggistici e urbanistici. Di quanto tempo c’è bisogno per arrivare a un accordo di programma? Non settimane ma mesi, complici le procedure amministrative e le opposizioni, politiche e non solo, che potrebbero essere presenti in un caso come l’attuale".

"In pratica il lotto de La Maura, circa 17 ettari, dovrebbe essere “stralciato” dal Parco Sud e, pur avendo destinazione sportiva, diventare edificabile per costruire le tribune e le altre strutture, almeno quelle “base”. Ovvero tutto quello che non è legato a esercizi commerciali (negozi), ricettivi (hotel) e di ristorazione o a uffici. Nel progetto del nuovo San Siro c’erano e finanziavano in parte l’opera complessiva.

I rossoneri si tengono anche le soluzioni alternative a San Donato e a Sesto San Giovanni, ma per il momento la priorità è La Maura. È chiaro che la politica avrà un ruolo chiave. Sala spinge per non veder giocare in futuro le due milanesi fuori dal Comune di Milano, ma all’interno della sua maggioranza c’è chi non vede di buon occhio un cambio di destinazione dell’area La Maura", aggiunge Gazzetta.