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L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione, analizzando l'attuale momento della squadra nerazzurra, messa a confronto con i dirimpettai rossoneri dell'altra sponda del naviglio. Secondo Sebastiano Vernazza, il Milan dimostra già un'identità, mentre gli uomini di Roberto Mancini sono ancora alla ricerca della loro. Kondogbia è un grande centrocampista e basta osservarlo per rendersene conto. Il francese ha il tempismo del giocatore di talento, ma non riesce ancora ad esprimere il meglio di sé. Lo stesso discorso vale anche per Murillo e Miranda, due buoni difensori, ma spesso in difficoltà nel corso di questo pre-campionato. Mihajlovic ha trovato la quadratura del cerchio, la squadra difende di gruppo, si vedono i movimenti preventivi in difesa e c'è amalgama, mentre l'Inter difende di reparto, così come viene, spesso esposta agli uno contro uno. Un problema che arriva da lontano, visto che già l'anno scorso l'Inter aveva palesato le stesse lacune. Anche Handanovic, che continua a subire gol, sembra aver perso la sua proverbiale sicurezza tra i pali, scrive la Gazzetta dello Sport. In realtà la tournée cinese ha raccontato che alzando l'asticella, il Milan ha preso una grande imbarcata contro il Bayern Monaco, mentre gli uomini di Mancini hanno resistito molto bene agli attacchi dei tedeschi. Vero è che i due derby finora giocati sono finiti entrambi nelle tasche di Sinisa Mihajlovic, ma sia nel primo che nel secondo è scesa in campo una versione più che sperimentale di quella che sarà la vera Inter. Dei 45' a disposizione dell'ultima gara giocata contro i rossoneri, Mancini ha disposto per soli 20' una squadra definibile congeniale alle caratteristiche dei propri giocatori e sono bastati per mettere all'angolo il Milan, che ha subito una rete e rischiato seriamente di prenderne altre due. Siamo proprio sicuri che tra Milan e Inter ci sia tutta questa differenza? Attenendoci a ciò che ha mostrato il derby, la risposta è no.
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