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Si allungano sempre più fitte le ombre sul nuovo Milan e sui documenti forniti dalla Sino Europe per convincere Fininvest a cedere il club. Come riferisce la Gazzetta dello Sport, stavolta a gettare lunghe ombre nere sul comportamento della cordata rappresentata da Li Yonghong è il settimanale Caixin, che, nell'ultima edizione, definisce "falsa" la lettera di garanzia con cui "Bank of Dongguan" promette di finanziare il progetto di acquisizione del club rossonero.
Nel dettaglio, secondo la stampa cinese, durante i colloqui preliminari con Berlusconi, il consorzio "Sino Europe" avrebbe presentato un documento recante il timbro ufficiale della "Bank of Dongguan" e datato 26 aprile 2016, nel quale l'istituto di credito si dice "consapevole che la vostra azienda intende acquisire 99,93% del capitale della società di calcio italiano Milan e che, per questa transazione, ha bisogno di circa 600 milioni di euro" e "disposto a fornire l'assistenza necessaria per reperire i finanziamenti".
Già Bloomberg aveva definito "falso" il documento, rilasciato da un altro istituto, la "Bank of Jiangsu", che attestava a quota 852.468,304,56 yuan, 128 milioni di dollari, lo stato finanziario del gruppo al 25 aprile scorso.
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