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Milano, provincia del Celeste Impero: l’Inter nello Jiangsu, il Milan a Hebei. Un uomo chiave

Cambia la geografia del calcio milanese e lo fa in modo repentino e radicale: se l'Inter sta finendo tra le braccia del Suning Commerce Group, il Milan è vicino a seguire il medesimo destino

Lorenzo Roca

Cambia la geografia del calcio milanese e lo fa in modo repentino e radicale: se l'Inter sta finendo tra le braccia del Suning Commerce Group, il Milan è vicino a seguire il medesimo destino. Silvio Berlusconi è stato rassicurato sulla solidità finanziaria del consorzio interessato all’acquisto del club rossonero e ha dato via libera. Le verifiche lo hanno convinto e, dunque, è stata segnata una svolta importante nella trattativa che coinvolge più società asiatiche. Il gruppo cinese in questione è serio e ricco, ingredienti considerati fondamentali dal patron rossonero per la cessione del Milan. Ora si valuteranno altri aspetti: dettagli economici (dossier sui membri e sui progetti d’investimento), governance (Berlusconi presidente onorario, Nicholas Gancikoff nuovo amministratore delegato). La voglia di stringere i tempi da parte del patron rossonero è legata anche al calciomercato: la squadra va, infatti, rifondata e servono risorse importanti. Ma alla fine si potrebbe andare oltre il 15 giugno per le firme, probabilmente il 20 o il 22. Potrebbe tornare d’attualità il tema dello stadio di proprietà: Gancikoff è proprietario di Sports Investment Group, che si occupa di sviluppo e costruzione di impianti sportivi, oltre che di fusioni e acquisizioni. In passato ha avuto incarichi anche da Sampdoria, Atalanta, Genoa e Bologna.

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