FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Milito: “Mbappé e Haaland due top, uno mi ricorda Ronaldo, l’altro Vieri. E Lautaro…”

Milito: “Mbappé e Haaland due top, uno mi ricorda Ronaldo, l’altro Vieri. E Lautaro…” - immagine 1
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante dell'Inter Diego Milito ha parlato dei centravanti moderni

Andrea Della Sala

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante dell'Inter Diego Milito ha parlato dei centravanti moderni e del grande momento di Haaland.

Allora Principe, chi è la punta del futuro?

«Difficile da dire perché sono due giocatori straordinari, unici, ma completamente all’opposto anche dal punto di vista della struttura fisica e della posizione in campo, nonostante possiamo considerarli dei riferimenti centrali dell’attacco. Non è facile davvero dire un nome».

Si sforzi e provi a sceglierne uno...

«Per come sono fatto io, a me sono sempre piaciuti di più i giocatori che riescono a risolverla da solo. Uno come Haaland, che è semplicemente devastante, ha sempre bisogno delle assistenze dei compagni. Mbappé, invece, a volte il gol se lo costruisce da solo, dal nulla. Ma, alla stessa maniera, sa dare assist e trovare imbucate. A me piace il killer in area che sa pure giocare fuori. Modello Benzema per capirci...»

E se dovessimo fare un paragone col passato: chi era un Haaland prima di Haaland e un Mbappé prima di Mbappé?

«Forse il francese, per l’esplosività da pantera, ha qualcosa di Ronaldo il fenomeno che per me dopo Messi è il più grande di tutti. La struttura fisica del norvegese ti fa pensare, invece, ad altri centravanti di stazza: un Vieri in Italia o un Martin Palermo in Argentina. Potentissimi e incredibili dentro l’area di rigore. Haaland ha portato questo modello in una nuova epoca e in una nuova dimensione».

Ma lei con chi si sarebbe trovato meglio in campo?

«Premetto che mi sono sempre adattato a tutti i miei compagni, anche con caratteristiche diverse. Mi è proprio piaciuto questo aspetto dell’essere attaccante. Con un giocatore come Eto’o mi sono trovato in maniera meravigliosa e anche Samuel ha movimenti un po’ alla Mbappé...».

Provocazione: non è che Messi rischia di frenare un po’ Mbappé...?

«No, più giochi con giocatori forti e più ti esalti. I campioni si trovano sempre tra di loro e lui ha la fortuna di avere il migliore accanto: Messi non può essere mai un problema».

Adesso quei due stanno su un altro pianeta, ma i big del nostro campionato potranno avvicinarsi prima o poi?

«Io in Italia vedo grandissimi giocatori in crescita per arrivare alla vetta massima: penso a Lautaro nell’Inter, a Leao nel Milan, a Vlahovic alla Juve e pure a Kvaratskhelia che sta strabiliando a Napoli. Ovviamente, nessuno può arrivare lassù da solo, ma dipenderà anche dal percorso delle squadre in Champions. Anche in Serie A c’è grande qualità tra le punte».

tutte le notizie di