- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Foto: Amazon
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex attaccante dell'Inter Diego Milito ha parlato dei centravanti moderni e del grande momento di Haaland.
«Difficile da dire perché sono due giocatori straordinari, unici, ma completamente all’opposto anche dal punto di vista della struttura fisica e della posizione in campo, nonostante possiamo considerarli dei riferimenti centrali dell’attacco. Non è facile davvero dire un nome».
«Per come sono fatto io, a me sono sempre piaciuti di più i giocatori che riescono a risolverla da solo. Uno come Haaland, che è semplicemente devastante, ha sempre bisogno delle assistenze dei compagni. Mbappé, invece, a volte il gol se lo costruisce da solo, dal nulla. Ma, alla stessa maniera, sa dare assist e trovare imbucate. A me piace il killer in area che sa pure giocare fuori. Modello Benzema per capirci...»
«Forse il francese, per l’esplosività da pantera, ha qualcosa di Ronaldo il fenomeno che per me dopo Messi è il più grande di tutti. La struttura fisica del norvegese ti fa pensare, invece, ad altri centravanti di stazza: un Vieri in Italia o un Martin Palermo in Argentina. Potentissimi e incredibili dentro l’area di rigore. Haaland ha portato questo modello in una nuova epoca e in una nuova dimensione».
«Premetto che mi sono sempre adattato a tutti i miei compagni, anche con caratteristiche diverse. Mi è proprio piaciuto questo aspetto dell’essere attaccante. Con un giocatore come Eto’o mi sono trovato in maniera meravigliosa e anche Samuel ha movimenti un po’ alla Mbappé...».
«No, più giochi con giocatori forti e più ti esalti. I campioni si trovano sempre tra di loro e lui ha la fortuna di avere il migliore accanto: Messi non può essere mai un problema».
«Io in Italia vedo grandissimi giocatori in crescita per arrivare alla vetta massima: penso a Lautaro nell’Inter, a Leao nel Milan, a Vlahovic alla Juve e pure a Kvaratskhelia che sta strabiliando a Napoli. Ovviamente, nessuno può arrivare lassù da solo, ma dipenderà anche dal percorso delle squadre in Champions. Anche in Serie A c’è grande qualità tra le punte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA