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Minotti: “Inter, la migliore in Serie A ma l’Atalanta è una mina vagante. Lukaku…”

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L'ex calciatore ha detto la sua prima della partita e si è soffermato sul belga

Eva A. Provenzano

Lorenzo Minotti, ex calciatore di Parma, Cagliari e Torino, ospite negli studi di Skysport, ha commentato la sfida tra Inter e Atalantaprima del fischio d'inizio.

-Il top del calcio italiano? 

L'Inter è la migliore del campionato e ha una rosa importante. Senza coppe può concentrarsi sul campionato e ha poche rivali. L'Atalanta è la classica mina vagante della Serie A. È una squadra che ha un respiro europeo, non sai mai come affrontarla, è una squadra che cresce step by step, può permettersi cambi in corsa in avanti molto significativi. È un bell'esame per l'Inter e per l'Atalanta un altro passo prima della gara di CL contro il Real.

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-Perché Vidal e non Eriksen che ha permesso il cambio di passo? 

C'è un mix di motivi. Vuole considerare anche Vidal, lo ha voluto lui e nelle partite che contano può mettere in campo personalità. Eriksen potrebbe aver bisogno di rifiatare. Cambia qualcosa tatticamente e Conte vuole dare più protezione alla difesa e cambia il palleggio. Cambia il modo di giocare dell'Inter, Vidal va meno in ampiezza, con Eriksen le soluzioni venivano anche dalla sinistra ed era cresciuto anche Perisic. 

-I duelli? 

Quello tra Lukaku e Romero è un duello bellissimo. Il belga è un giocatore entusiasmante, importantissimo per il gioco dell'Inter. Romero è un calciatore che accetta lo scontro fisico e l'uno contro uno a tutto campo. E spesso Gasperini ne approfitta per far uscire Toloi a fare superiorità numerica. 

-Gosens-Hakimi? 

Quattro anni di differenza, Hakimi è al primo anno di Serie A e Gosens è alla quarta stagione. Il più veloce è Hakimi. Il più forte fisicamente è Gosens. Il più tecnico è l'interista. Il più bravo col piede debole è il marocchino. Il più attento in fase difensiva è Gosens e pure il più forte sotto porta è lui. Il miglior assist man è Hakimi che è anche il più forte in assoluto. 

-Conte ha trovato in Sanchez il giocatore che può dare una mano là davanti...

Sanchez è un giocatore di altissimo livello. Può essere un titolare e ha caratteristiche diverse e può giocare anche dietro alla Lula. Dà soluzioni diverse e questa è la forza dell'Inter di quest'anno. Lo stesso Eriksen, parte dalla panchina ma può essere un protagonista. Sono cambiati anche i piani gari con le cinque sostituzioni e i cambi diventano determinanti.

In generale credo che l'Inter sia una squadra difficile da fermare. Non ha più impegni infrasettimanali e quando può preparare una gara per un'intera settimana difficilmente Conte la sbaglia. L'Inter ora ha più soluzioni perché può permettersi anche di sostituire qualche titolare. Il lavoro sta proseguendo nei mesi, sta prendendo consapevolezza. Ha passato due momenti difficili come le eliminazioni in CL nei due anni. Conte ha avuto la forza di superare quei momenti, compattare il gruppo. Bravo a fare sintesi. La squadra ha un'identità come quella dello scorso anno e ha armi in più come Eriksen e Perisic che si sono calati nella mentalità del tecnico e sono due titolari aggiunti. 

(Fonte: Skysport)

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