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«Scudetto? Non chiamatelo duello, è una parola che non mi piace», dice subito Henrikh Mkhitaryan nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport in esclusiva. Ecco le dichiarazioni del centrocampista dell'Inter, fresco di rinnovo contrattuale:
Micki, non è una partita a scacchi tra due?
«Ci sono 20 partite, è invece una corsa a tappe in cui si gioca sempre contro squadre diverse, non solo contro la Juve. Sta lì la differenza, nella costanza in ogni sfida settimana dopo settimana. L’obiettivo per noi è chiaro, sin dall’inizio: è la seconda stella».
Non pensa che la Juve si nasconda un po’ quando dice di puntare al quarto posto?
«È una strategia, vogliono mettere pressione su noi e il Milan, ma anche loro puntano al titolo: ognuno fa il suo gioco e vedremo alla fine...».
In cosa vi sentite più forti?
«Anche se abbiamo cambiato tanto, avverto lo stesso clima positivo nello spogliatoio e la stessa mentalità vincente: la forza nell’Inter sta nelle fondamenta solide. Anzi, rispetto alla scorsa stagione, abbiamo fatto uno scatto nella maturità: abbiamo capito cosa mancava per essere davvero una grandissima squadra. Un po’ di serenità e la giusta esperienza che raggiungi solo con certe partite».
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