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"Per questo inizio di stagione al quale l’Inter si affaccia con qualche contrattempo — l’infortunio di Taremi — e un paio di rebus da sciogliere — il destino di Arnautovic, la zavorra Correa —, Micki può diventare davvero la soluzione già in casa. Vestendosi da attaccante e scalando piuttosto rapidamente le gerarchie: terza scelta, alle spalle di Lautaro e Thuram, e davanti alle punte di ruolo. Inzaghi lo aveva spostato dalla mediana all’attacco già a Cesena contro il Las Palmas, poi si è ripetuto nell’amichevole in famiglia con il fratello Pippo a Pisa".
"E l’armeno ha risposto alla grande: la condizione è già brillante, le scelte sono quasi sempre lucide. Micki insomma sembra averci già preso gusto. Nei panni della seconda punta, come faceva all’inizio della sua lunghissima carriera, sembra trovarsi benissimo. Tanto più perché alle sue spalle c’è chi può coprire il vuoto che lascerebbe. Zielinski è il sostituto naturale, ma sulle zolle del centrosinistra può muoversi anche Frattesi, affamato di spazio dopo un primo anno vissuto troppo spesso in panchina. Ancora una volta, l’abbondanza di qualità a centrocampo può diventare la chiave ai “problemi” dell’Inter".
"Se Arnautovic dovesse rimanere ad Appiano, chiudendo di fatto le porte ad un eventuale ingresso in attacco, Mkhitaryan è il jolly che l’allenatore potrà calare sul tavolo all’occorrenza. Sul tema ovviamente è stato interpellato lo stesso Micki, che ha dato disponibilità al doppio ruolo. Non lo ha mai fatto, figurarsi ora che c’è da dare scacco a una stagione potenzialmente infinita", aggiunge il quotidiano.
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