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Luka Modric e il suo modo di giocare a calcio. Cosa pensa di Ronaldo e di Zidane che hanno lasciato il Real Madrid mentre lui è rimasto nonostante le tante voci sull'Inter. «Abbiamo vissuto momenti insieme impossibili da dimenticare, credo. Entrambi hanno portato molto a questo club. Di Zidane posso dire che ho imparato molto da lui, attraverso le nostre lunghe conversazioni. Quando un calciatore come lui diventa un allenatore, che si fida di te e che ti dà consigli, è qualcosa che ti segna. Sia Zizou che Cristiano mi mancheranno come professionisti e come uomini, perché il successo ci ha uniti, ci ha uniti in un modo molto speciale. Ma ora abbiamo iniziato una nuova fase. Il Real richiede di guardare avanti dato che c'è una quotidianità. Non si può sempre pensare al passato».
COME PENSA AL CALCIO - Il croato ha detto la sua anche sul suo modo di intendere il calcio: «Ci sono squadre che dimostrano di poter vincere e fare un bello spettacolo allo stesso tempo. Ci sono diversi modi per capire il calcio, ma penso che sia possibile mettere insieme vittorie e bel calcio. Ancora oggi c'è spazio per talento e tecnica, per la ricerca del bello e sarà sempre così perché si tratta di uno sport che si gioca anche con la testa. Puoi metterci tutta la forza fisica che vuoi ma qualcosa che si chiama intelligenza calcistica, l'intelligenza del gioco, sarà sempre essenziale. Il fisico non sostituirà mai l'intelligenza».
IL PALLONE D'ORO - Il centrocampista del Real Madrid ha anche aggiunto: «Non mi piace dire 'Sono io che merito il Pallone d'oro'. La cosa importante per me è essere in campo come faccio da sempre. Il 2018 è stato senza dubbio l'anno migliore della mia carriera e il mio unico obiettivo è andare avanti su questo ritmo. Non mi farete mai dire 'sono io quello che deve vincere'. Votano gli esperti, questo compito è nelle loro mani».
(Fonte: France Football)
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