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Inter e Milan, altra settimana di tensione per lo scudetto: ecco i momenti chiave

Inter Milan Pioli Inzaghi

I momenti principali per la corsa scudetto. Li ripercorre oggi La Gazzetta dello Sport in vista degli ultimi 90 minuti della Serie A

Alessandro Cosattini

I momenti principali per la corsa scudetto. Li ripercorre oggi La Gazzetta dello Sport in vista degli ultimi 90 minuti della Serie A, che saranno decisivi per l’assegnazione del titolo. “Ultima fermata scudetto. Il campionato più combattuto degli ultimi anni non ne vuole sapere di tirare giù la saracinesca. Milan e Inter sono ancora distanziate da due punti, con i rossoneri in vantaggio negli scontri diretti: basta un pareggio a Reggio Emilia contro il Sassuolo per urlare di gioia. L’incertezza, che ha dominato l’intera stagione, ne governa anche il finale. Un’altra settimana di tensione, di passione, di scongiuri e di proclami, e tutta Milano pronta a vivere giorni di autentiche emozioni.

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Che si sia trattato di un campionato «strano» lo dice l’incipit. La Juve, che tutti si aspettavano protagonista dopo il ritorno di Allegri in panchina, ha iniziato balbettando e dando segni non proprio confortanti. A sfruttare il momento-no dei bianconeri è stato in particolare il Napoli di Spalletti, capace di inanellare otto vittorie consecutive. Alla nona, però, è arrivato il pareggio all’Olimpico contro la Roma e così si è rifatto sotto il Milan che ha agganciato in vetta i ragazzi di Spalletti. Lentamente, dopo aver digerito l’abbuffata per lo scudetto 2021 e dopo aver metabolizzato l’addio di Antonio Conte e lo sbarco in panchina di Simone Inzaghi, anche l’Inter ha cominciato a ingranare, tanto da diventare la favorita per quasi tutti gli esperti: squadra solida, esperta, uomini decisivi in ogni reparto, da Brozovic a Perisic, da Lautaro a Dzeko. La cavalcata nerazzurra, partita in autunno, ha avuto il suo momento di massimo splendore all’inizio dell’inverno. L’Inter si è presa il traguardo dello scudetto d’inverno e ha dato a tutti gli avversari una chiara dimostrazione di forza. Nel frattempo il Milan si è preso un po’ di tempo per rifiatare e rimettere energie nel serbatoio: non si può mica sempre andare a mille all’ora.

Simone Inzaghi, finale Coppa Italia

Il mese-chiave del campionato è stato febbraio. I rossoneri, ancora piuttosto boccheggianti e già scottati da alcune sconfitte contro formazioni di livello inferiore, si sono rialzati e hanno piazzato un deciso allungo. L’Inter, invece, chiamata a un vero e proprio tour de force tra campionato, Coppa Italia e Champions League non ha saputo tenere il ritmo. Alla ventiquattresima giornata l’attimo decisivo: i nerazzurri hanno perso il derby contro il Milan (doppietta di Giroud) dopo che erano stati in vantaggio e avevano dimostrato di dominare. Un brutto colpo che ha ridato speranze al Milan e pure al Napoli, in grande crescita. Alla trentunesima giornata una frenatina dei ragazzi di Pioli (pareggio a San Siro contro il Bologna) ha rilanciato le ambizioni del Napoli e dell’Inter vittoriosa a Torino contro la Juve e poi capace di infilare tre vittorie consecutive e di portarsi a meno due punti dal Milan.

Quando si pensava che a decidere lo scudetto sarebbe stato un «triello», il Napoli si è clamorosamente chiamato fuori perdendo contro Fiorentina e Empoli. L’Inter, in svantaggio di due punti, ha comunque una partita da recuperare, a Bologna, e può tornare in testa. Ma qui qualcosa si è inceppato: i nerazzurri hanno alzato bandiera bianca al Dall’Ara e hanno consegnato il loro destino nelle mani dei rivali. I quali hanno battuto Fiorentina, Verona in trasferta e Atalanta, e così hanno conservato quel margine di vantaggio di due punti che alimenta la speranza in vista dell’ultimo sprint", conclude la rosea.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)

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