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Monchi: “Non sono il migliore. Fondamentale chi voleva venire al Siviglia: Jovetic…”

Sabine Bertagna

L'intervista a Monchi, che parla anche di Jovetic e dell'importanza della sua volontà nel volere il Siviglia

I riflettori, in questi giorni, erano tutti per Monchi e per il suo addio al Siviglia. Il direttore sportivo ha raccontato le sue sensazioni durante la trasmissione radiofonica El Partidazo de COPE: "Io non sono il migliore. Sono un direttore sportivo che ha lavorato in un club che è cresciuto e ha attirato l'attenzione. Ho maturato a lungo la decisione di lasciare il Siviglia. Sì, sto ancora lavorando alla vita quotidiana del club. Il messaggio dei tifosi è cambiato: da 'Monchi, non andare' a 'grazie e buona fortuna'. Non ho firmato per nessun giocatore senza prima averlo visto giocare. Mi piace trattare in prima persona: preferisco chiamare, whats app lascia una traccia. Mi piace sentire che un giocatore vuole venire a Siviglia. Per me questo è fondamentale. Jovetic era pazzo all'idea di giocare qui. La cosa più strana che mi ha chiesto un calciatore è qualcuno che gli pulisse casa. Non dico il suo nome perché gioca ancora. Direttamente, non ho mai ricevuto un'offerta da Madrid e Barca. Mi è stato detto : 'è possibile chiamare uno dei due club'. La verità è che sono sempre stato abbastanza chiuso perché ero molto felice al Siviglia. Venerdì ho annunciato la mia partenza e oggi stavo chiudendo il rinnovo di una contratto (Curro), che domani sarà reso pubblico. Mi sono incontrato con la Roma a Londra, ma l'affare non è chiuso. Il problema è che la notizia è trapelata.  A Sampaoli ho detto che sarei rimasto un mese più o meno. Ha capito e ha continuato a lavorare lo stesso. Ha reagito bene, vedo Sampaoli completamente preso dal Siviglia. Penso che resterà ... Ci saranno persone che non capiranno la mia decisione, altri saranno dispiaciuti ... ma tutti noi dobbiamo costruire il futuro. Ho detto molte volte che se non rimango al Siviglia, non potrei lavorare in un altro club spagnolo. Ecco perché me ne vado".

(El Partidazo de COPE)