A meno di due settimane dall'inizio del campionato, le incognite sono tante. Come sottolinea il Corriere della Sera, l’unica certezza è che ripartirà un torneo nuovo: 52 giorni di sosta a metà del cammino non si erano mai visti, quindi nessuno sa davvero cosa succederà. "Il minutaggio dei calciatori di serie A che hanno partecipato al Mondiale è stato consistente. Davanti a tutti, ampiamente staccata nella classifica delle squadre più impegnate, c’è la Juventus, con i suoi undici giocatori in campo complessivamente per 2.628 minuti, quasi il doppio di Inter (1.416’), Milan (1.409’), Napoli (1.368’) e Torino (1.137’)".
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Il Mondiale e l’impatto sui club: minutaggio, Brozovic sul podio. L’Inter…
"Podio dei singoli? Primo Amrabat della Fiorentina, 660’, protagonista assoluto col Marocco e ora nel mirino di mezza Europa: per lui sarà un mercato caldo. Alle spalle, il croato interista Brozovic (554’) e il francese milanista Theo Hernandez (508’). Ovviamente oltre al minutaggio a fare la differenza è la durata complessiva del torneo. In questo senso Spalletti ha tirato un sospiro di sollievo. Meno bene è andata a Inzaghi, ad Allegri e a Pioli, con molti giocatori di Inter, Juve e Milan che sono rimasti in Qatar fino alla fine".
"Molto, ovviamente dipenderà anche dalla testa. È il caso degli argentini. Lautaro, Di Maria, Paredes, lo stesso Dybala che pure ha giocato poco: la stanchezza ci sarà e si farà sentire, specie quando inizierà il tour de force con due partite a settimana, ma è chiaro che il titolo di campeones sarà un incentivo in più. Allo stesso modo, andranno recuperati mentalmente i giocatori che hanno vissuto un Mondiale deludente, come il belga Lukaku. A Giroud è andata meglio, ha trascinato la Francia fino alla finale, quando però ha subito l’assurda umiliazione della sostituzione dopo 40’: la bottiglietta scagliata a terra è una delle immagini cult del Mondiale. La sua voglia di rivincita può tornare utile al Milan nella rincorsa al Napoli".
(Corriere della Sera)
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