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Gli errori degli arbitri nelle partite di domenica ai Mondiali di calcio in Sudafrica non sono stati i primi nè i più gravi nella storia di questa competizione. La lista è lunga e parte dal 1934 fino agli episodi di domenica. 1934: nel secondo Mondiale della storia è stata evidente la preferenza data ai padroni di casa dell'Italia. Nei quarti di finale contro la Spagna (1-1), l'arbitro belga Louis Baert non ha concesso un chiaro gol agli spagnoli e gli italiani hanno potuto commettere molti falli senza conseguenze. Nella ripetizione della partita sette giocatori spagnoli erano infortunati. Il gol vittoria degli italiani per 1-0 era irregolare ed i due gol chiari degli spagnoli sono stati annullati dal direttore di gara Rene Mercet, sospeso in seguito dal dirigere partite internazionali. 1962: la battaglia di Santiago. In campo Cile e Italia, l'arbitro designato per l'incontro fu l'inglese Ken Aston. Nonostante Aston fosse uno degli arbitri più celebri e abili dell'epoca, il suo arbitraggio in questa partita venne in seguito ricordato soprattutto per gli errori e le sviste che condizionarono il risultato e contribuirono alla fama negativa dell'incontro, con due italiani espulsi e giocatori cileni graziati inspiegabilmente dopo aver sferrato calci e pugni.1966: il gol di Wembley. Nella finale del Mondiale, sulla conclusione di Geoff Hurst, la palla batte sulla parte inferiore della traversa ed esce. Non era possibile vedere se il pallone era dentro o fuori ma la rete del 3-2 fu assegnata all'Inghilterra. L'arbitro svizzero Gottfried Dienst concedette il gol dopo essersi consultato con il guardalinee sovietico Tofik Bachramov. L'Inghilterra vinse 4-2 e si aggiudicò la Coppa. Per decenni si è discusso sulla questione. Solo dopo analisi scientifiche si è scoperto che la palla non era entrata. 1982: nella semifinale del Mondiale contro la Francia, il portiere tedesco Toni Schumacher ha commesso fuori area una brutta entrata sul francese Patrick Battiston che riportò lesioni alla colonna vertebrale, commozione cerebrale e la perdita di due denti. L'arbitro Charles Corver non sanzionò il fallo. 1986: la «mano di Dio» entra nella storia del calcio. Nei quarti di finale del Mondiale, Diego Armando Maradona salta più in alto del portiere inglese Peter Shilton, tocca il pallone con la mano e lo mette in rete. L'immagine tv a rallentatore rivela quello che non vide l'arbitro tunisino Ali Ben-Naceur. Maradona segnò il gol con il pugno e non con la testa. L'Argentina poi vinse la Coppa.1990: nella sfida tra Germania e Olanda negli ottavi di finale a Milano, il centrocampista oranje Frank Rijkaard perde la testa mentre l'arbitro argentino Juan Carlos Lousteau perde la visione generale. Dopo lo sputo di Rijkaard a Rudi Voller il direttore di gara espelle entrambi i giocatori, ma Voller è completamente innocente, e non riesce a comprendere l'ingiustizia. I suoi compagni alla fine vincono per 2-1. Voller e Rijkaard si sono poi riconciliati. 1994: l'avventura mondiale dell'azzurro Mauro Tassotti, così come la sua carriera in Nazionale, si chiuse nel peggiore dei modi. Nei quarti di finale contro la Spagna diede una gomitata allo spagnolo Luis Enrique non visto dall'arbitro ungherese Sandor Puhl. La prova tv inflisse ad difensore italiano una pesante squalifica di 8 turni. 2002: l'arbitro Byron Moreno è diventato famoso durante il Campionato in Corea e Giappone durante il quale fu designato per la partita degli ottavi di finale fra Corea del Sud e Italia, partita in cui gli azzurri vennero eliminati dopo il golden goal messo a segno dall'attaccante sudcoreano Ahn Jung-Hwan, ma l'arbitro ecuadoriano espulse Francesco Totti nei tempi supplementari e annullò un gol regolare a Damiano Tommasi, sempre nei tempi supplementari. 2006: nella finale del Mondiale, il francese Zinedine Zidane perde il controllo dopo una provocazione verbale di Marco Materazzi e lo colpisce con una testata al petto. Il cartellino rosso per Zidane, mostrato dall'arbitro Horacio Elizondo è da regolamento, ma come ha fatto l'arbitro a sapere del gesto del francese, visto che non lo aveva visto? Ancora oggi molti affermano che neanche il quarto uomo vide il fallo ma solo le immagini tv a bordo campo. 2010: compensazione per Wembley '66. Negli ottavi di finale del mondiale sudafricano, nella sfida tra Germania e Inghilterra, Frank Lampard fa partire una conclusione potente che si infrange sulla traversa e ricade all'interno della porta, l'allenatore dell'Inghilterra, Fabio Capello, festeggia in panchina, ma l'arbitro uruguaiano Jorge Larrionda non concede il gol nonostante il pallone fosse rimbalzato chiaramente all'interno della porta difesa dal portiere tedesco. La Germania ha poi vinto per 4-1. 2010: appena cinque ore dopo gli errori di Bloemfontein, arriva un nuovo clamoroso errore arbitrale. L'italiano Roberto Rosetti e uno dei suoi assistenti convalidano il gol dell'1-0 dell'argentino Tevez in chiaro fuorigioco, contro il Messico negli ottavi di finale del mondiale. Le furiose proteste dei messicani sono vane. Rosetti mantiene la sua decisione. L'Argentina vince per 3-1 ed affronterà la Germania nei quarti di finale.
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