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MONDIALI: PER IL GHANA DI MUNTARI IL SOGNO CONTINUA

Non si è ancora spenta la speranza che i Mondiali di calcio 2010 segnino una svolta storica per l’Africa. A tenerla viva è stato Asamoah Gyan, un ex dell’Udinese che ieri sera, subito dopo l’inizio dei tempi supplementari, ha...

Alessandro De Felice

Non si è ancora spenta la speranza che i Mondiali di calcio 2010 segnino una svolta storica per l'Africa. A tenerla viva è stato Asamoah Gyan, un ex dell'Udinese che ieri sera, subito dopo l'inizio dei tempi supplementari, ha spinto in rete la palla del 2-1 con cui il Ghana ha eliminato gli Stati Uniti qualificandosi ai quarti. «Sono l'uomo più felice del mondo - ha detto Gyan nel dopo partita - nel 2006 eravamo giunti agli ottavi e qui abbiamo fatto ancora meglio, a questo punto siamo l'unica squadra africana ancora in gara e rappresentiamo non solo il nostro paese ma tutto un continente». Secondo le agenzie internazionali, in effetti ieri sera tutta l'Africa ha tifato per la squadra di Asamoah Gyan e di altre conoscenze del calcio italiano come Stephen Appiah e Sulley Muntari. Incollati alla Tv di un caffè di Casablanca, in Marocco, c'erano angolani, senegalesi e ivoriani: hanno seguito il match con grande passione e dopo sono andati in giro per la città a festeggiare sventolando bandiere del Ghana. «Ci sentiamo tutti rappresentati dal Ghana perchè sono africani come noi, abbiamo tanti problemi ma dopo questa bella vittoria almeno per stasera ci sentiamo tutti un pò sollevati», ha detto uno studente di medicina senegalese. Il Mondiale si era aperto con grandi aspettative: è la prima volta che la grande manifestazione sportiva si tiene in Africa e da molti la kermesse iridata era vista come un importante passo per il riscatto di un intero continente. Un riscatto che sarebbe stato bello far cominciare anche con un miracolo sportivo. Erano sei le squadre del continente qualificatesi per la fase finale di Sudafrica 2010 ma a una a una sono state tutte eliminate: Sudafrica, Algeria, Costa d'Avorio, Nigeria e Camerun. Ha fatto eccezione il Ghana che, pur essendo stato sconfitto dalla Germania nella fase a gironi, aveva passato il turno e ieri sera almeno un mezzo miracolo lo ha fatto accedendo ai quarti. È la terza volta nella storia che una formazione africana vi approda. L'impresa era riuscita al Camerun ad Italia '90 e al Senegal a Corea/Giappone 2002. Entrambe vennero poi eliminate da Inghilterra e Turchia. Il Ghana il miracolo ha ora la possibilità di farlo tutto intero: se batterà l'Uruguay, infatti, andrà in semifinale, un traguardo mai raggiunto prima d'ora da una squadra di questo continente. «Loro sono forti, giocano palla a terra ma anche noi lo siamo, anche noi giochiamo così - ha detto Stephen Appiah - io sono fiducioso, ce la possiamo fare».