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L'uomo decisivo, ieri come un anno fa, è sempre lui. Miroslav Klose segna il gol vittoria quando la reazione dei nerazzurri è ormai un'utopia. Arriva così la terza sconfitta in 18 partite (dopo Roma e Napoli), che risolleva i dubbi momentaneamente messi da parte dopo la vittoria del derby e per la sosta natalizia. Già, quella sosta, scrive Fabio Monti sul Corriere della Sera, non sembra essere stata una grande idea. Forse un rientro dei sudamericani a dicembre sarebbe stato più opportuno. O forse no.
Comunque i nerazzurri si sono trovati di fronte una Lazio molto prudente e intimorita (allo stadio contestazione all'indirizzo di Lotito) e secondo Monti l"'Inter avrebbe dovuto aggredire la partita, alzando il ritmo e creando grande movimento di palla. Invece si è vista una squadra spenta. Senza cattiveria, senza furore agonistico, senza ritmo, i nerazzurri hanno sbagliato tutto quello che potevano sbagliare in un primo tempo inconsistente con un inutile possesso palla che ha permesso alla Lazio di organizzare al meglio i propri spazi difensivi". Nemmeno Milito ha potuto cambiare qualcosa (entrato al posto di Guarin, uscito seccato non si sa perché). "Dell'antica grandezza si è visto un delizioso passaggio con Palacio, a giochi fatti, ma la palla è scappata via. Come il tempo che fu."
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