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Monti (CorSera): «Inter con limiti oggettivi evidenti, acquisti sbagliati e…»

Lorenzo Roca

Dalle pagine del Corriere della Sera, il difficile momento nerazzurro è analizzato da Fabio Monti: «L’impressione è che, al di là dei limiti della squadra in fase di rinnovamento, non tutti stanno dando quanto potrebbero e dunque dovrebbero....

Dalle pagine del Corriere della Sera, il difficile momento nerazzurro è analizzato da Fabio Monti: «L’impressione è che, al di là dei limiti della squadra in fase di rinnovamento, non tutti stanno dando quanto potrebbero e dunque dovrebbero. Il discorso è generale ed è stato sintetizzato da Marco Tronchetti Provera. La vittoria sulla Juve (3-1, 3 novembre) è stata vissuta non come l’occasione per dare una svolta al campionato, ma come un’investitura dell’Inter a sfidante ufficiale dei bianconeri. E nello sport chi si sente arrivato finisce per cadere. È la storia che lo dice. La squadra ha limiti oggettivi evidenti, si pensa che sia giovane, invece ha un’età media alta; alcuni acquisti si sono rivelati inadeguati; uomini che rappresentano la storia nerazzurra stanno per uscire di scena; Stramaccioni è costretto a gestire un complesso cambio generazionale. Però la squadra gioca con troppa supponenza, fatica a gestire le situazione favorevoli; si trova quasi sempre a rincorrere. E con il Torino hanno cominciato a emergere, in modo evidente, gli effetti della sosta prolungata di fine anno, proprio come era successo a fine gennaio 2012. Ieri è finita l’avventura interista di Philippe Coutinho. Oggi farà le visite, poi sarà un giocatore del Liverpool. Il tutto in attesa di definire l’operazione Paulinho. Il Corinthians, che non è mai stato troppo convinto della cessione di Paulinho, ha aumentato la richiesta (da 15 a 20 milioni, poi si capirà perché chi doveva sapere non sapeva); per ora al lavoro in Brasile c’è Calenda; Branca andrebbe a San Paolo soltanto per chiudere l’operazione. Paulinho è un giocatore di qualità, perché è ormai evidente che i comprimari non sono utili alla causa. All’Inter servirebbero anche un secondo portiere e un difensore (stante le precarie condizioni di Chivu), ma mancano tre giorni alla chiusura del mercato. Ausilio, il d.s., è caduto malato; la zona Champions League è diventata un’ipotesi remota».