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Analisi di mercato operata da Fabio Monti sul Corriere della Sera in casa Inter: «Il fatto che il 3 gennaio si riapra il mercato ha riacceso le speranze di un «regalo» da parte di Moratti. A parte il fatto che in 18 anni il presidente ha fatto anche troppi omaggi, più che di un regalo l’Inter avrebbe bisogno di scelte convincenti e razionali. Quello che non è accaduto in estate, a parte la scelta di Handanovic e la conferma di Guarin, che può essere davvero il protagonista di una nuova Inter. Silvestre e Alvaro Pereira, al momento, avranno anche contribuito a far diminuire il monte ingaggi, operazione non più differibile, ma hanno impoverito ancora di più la cifra tecnica della squadra. Alvarez e Coutinho non sembrano da Inter e non sono stati tuttora risolti alcuni equivoci, a cominciare dalla posizione di Sneijder: la sua storia appare ancora lontanissima da una conclusione. Torna la voce di Paulinho, ma la domanda è: ci sono o non ci sono i soldi per acquistare il brasiliano? È riemer- sa la voce di Borriello, come vice-Milito, ma sarebbe una coferma che la società ha idee confuse, anche perché il problema era già chiaro a molti fin da luglio. Se serve un centravanti con queste caratteristiche, perché è stato ceduto Pazzini in estate? La vera necessità è quella di aumentare la forza di spinta in mezzo al campo. Con un’avvertenza: non esistono solo giocatori sudamericani. Anche in Europa (e in Italia) ce ne sono di buoni. Basta saperli scegliere».
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