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Monti (CorSera): «Moratti e i ricordi, quando a Modena nel 1964…»

È possibile che Massimo Moratti abbia fatto il suo tempo, come ha ipotizzato lui stesso e che ora servano idee nuove, energie nuove, volti nuovi per andare avanti. Però il calendario, ricorda Fabio Monti dalle pagine del Corriere della Sera:...

Lorenzo Roca

È possibile che Massimo Moratti abbia fatto il suo tempo, come ha ipotizzato lui stesso e che ora servano idee nuove, energie nuove, volti nuovi per andare avanti. Però il calendario, ricorda Fabio Monti dalle pagine del Corriere della Sera: «Ha fatto in modo che la marcia di avvicinamento al momento della chiusura della trattativa con la holding indonesiana, mettesse il presidente a confronto con la storia, con il passato, con i ricordi. Sabato, prima di Inter-Verona, Moratti aveva detto: «Continuerò ad andare allo stadio, ma nei popolari, perché mi diverto di più». Chissà se si sarà ricordato di quel mercoledì 9 febbraio 1964, quando, febbricitante e dopo un avventuroso viaggio in auto, aveva assistito al recupero fra Modena e Inter, deciso da un gol di Facchetti, in piedi e sotto la pioggia. Andare ai popolari (se ci andrà), sarà un modo per riscoprire l’essenza del pallone e il gusto dei tempi andati, quando i veri intenditori di calcio, andavano nel parterre di S. Siro e lì seguivano la partita. Niente a che vedere con gli sky box, che sono un’invenzione dei tempi moderni, ma che piacciono a chi guarda la partita con sublime distacco».