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Partite senza senso, discorsi chiusi con largo anticipo, mancanza di spettacolo e interesse, questi i temi al vaglio della penna di Fabio Monti sul Corriere della Sera di oggi: «La prova che 20 squadre in serie A sono troppe è nella giornata che fra sabato e domenica chiude il campionato. Sei delle dieci partite in programma fra sabato e domenica risultano inutili, perché sono già definiti scudetto (Juve), secondo posto con accesso diretto alla Champions League (Napoli), retrocessioni (Palermo, Siena e Pescara) e una posizione per l’Europa League (Fiorentina o Milan). Le sei amichevoli sono: Sampdoria-Juve (sabato) e poi Atalanta- Chievo; Bologna-Genoa; Palermo- Parma; Roma-Napoli; Torino-Catania.Un campionato dove il 60% delle partite dell’ultima giornata non conta niente è l’esatto contrario di quanto imporrebbe la necessità di vendere un prodotto appetibile e interessante fino alla fine. Anche in Inghilterra, Spagna, Germania e Francia iltitolo è stato assegnato in anticipo (in alcuni casi, come per il Bayern, in larghissimo anticipo), ma qui tutti i verdetti più importanti sono stati pronunciati e questo non aiuta a far crescere interesse intorno al format, che la serie A si trascina dal 2004-2005. Non è un caso che un buon numero di bookmakers abbia annullato le quote di alcune partite».
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