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Riassunto della partita di Wolfsburg operato dal Corriere della Sera: «Il Wolfsburg è partito male: teso, contratto, in difficoltà contro il 4-3-3 interista, impreciso nelle giocate più semplici. L’Inter ha capito il momento ed è andata in vantaggio con Palacio, dopo 5’15”. Qui l’Inter ha continuato a fare bene, ma non ha approfittato del disorientamento avversario. Invece di segnare il 2-0, gli interisti hanno incassato l’1-1, perché Naldo è riuscito a colpire in area di testa, solo, senza nemmeno saltare e, passata la paura, i tedeschi hanno cominciato a farsi minacciosi nella zona calda. La situazione si è ripetuta nella ripresa, anche perché Dieter Hecking ha tolto Schurrle, avanzato Vierinha e inserito Tasch in copertura. E nonostante il Wolfsburg avesse preso in mano la partita, l’occasione nitida del 2-1 è capitata a Palacio, che davanti a Benaglio ha mandato il pallone sull’esterno della rete. Qui Mancini ha pensato che attaccando di più e frenando i tedeschi sulle corsie laterali, l’Inter avrebbe potuto migliorare. Così è nata l’idea della difesa a 3, con ingresso di Vidic. Ma il serbo è stato sciagurato. Ha cominciato con due retropassaggi e sul terzo, Carrizo ha sbagliato l’appoggio su Juan Jesus, con Vierinha arrivato come un fulmine: palla a De Bruyne e 2-1 (18’). Siccome un erroraccio non basta, ecco il bis della coppia Vidic-Carrizo: fallo del difensore su De Bruyne, punizione del belga e incertezza del portiere che ha preso il 3-1 sul suo palo (30’). Si può discutere se sia stata una buona idea puntare su Carrizo invece che su Handanovic, ma di certo Mancini era stato chiarissimo già a Glasgow su chi avrebbe giocato in Europa. L’Inter ha provato a segnare il secondo gol, ma è stato il Wolfsburg ad avvicinarsi in due occasioni al 4-1».
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