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L'editorialista della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti, prova ad analizzare il momento negativo dell'Inter: "La formazione nerazzurra è piena di interrogativi. Li riduco a cinque e provo a riproporli all’inedito triumvirato Gardini, Zanetti, Ausilio che parrebbe avere assunto il comando delle operazioni. 1) Chi mai si è illuso che un tipo ameno come Maurito Icardi potesse reggere l’eredità di Armando Picchi e di Giacinto Facchetti? 2) È vero o no che la fascia di capitano è divenuta una sorta di premio per aver firmato il rinnovo del contratto? 3) Perché non è stata richiesta una lettura preventiva della biografia e chi avrebbe dovuto pensarci? 4) Icardi non è Balotelli, è un ragazzo esuberante ma positivo: come si intende tutelare l’investimento su un giocatore che quest’estate valeva 70 milioni di euro evitandone, appunto, la «balotellizzazione»? 5) Mentre ci si occupava di Maurito, l’Inter è scivolata nella colonna di destra della classifica e ha fatto un punto in tre partite: il club è sempre convinto dell’azzardo De Boer e, se sì, come pensa di sostenerlo nelle prossime delicatissime partite contro Southampton, Atalanta e Torino? Coraggio ragazzi, non tutto è perduto. Basta agire come una società seria. Anzi, una società e basta. L’Inter rimane una squadra ricca di potenzialità e talento. Sta a cinque punti dalla zona Champions. Deve focalizzarsi sulle cose importanti se non vuole precipitare in un’altra stagione di transizione, ingiustificabile alla luce degli investimenti di mercato e delle aspettative dei suoi nuovi padroni. Risulta che a Nanchino stavolta siano intervenuti seccamente e che tutti, a cominciare dall’allenatore, debbano ritenersi sotto osservazione. I cinesi, si sa, sono pazienti e sorridono molto ma non hanno il nostro stesso senso dell’umorismo."
(Gazzetta dello Sport)
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