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Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il direttore de' La Gazzetta dello Sport Andrea Monti ha parlato del nuovo stadio: "Il compito degli architetti e delle società è convincere Milano su due cose: la prima è che si tratta di un'operazione trasparente e conveniente e che andrà a rifare una parte di città che è vuota sia di notte che di giorno; la seconda è che lo stadio nuovo può sostituire il "Meazza" non solo sul territorio ma anche nei loro cuori. Dovrà essere il più diverso e moderno possibile".
Sui due progetti: "In quello della 'Cattedrale' trovo convincente il fatto che il messaggio sia 'ti faccio vedere la storia di Milano e la mia ambizione è quella di dare un segnale in una città che sta cambiando enormemente tanto forte quanto Piazza Gae Aulenti o il Bosco Verticale. Se il nuovo stadio riuscirà ad essere forte, innovativo e dare una proposta chiara, potrà conquistare il cuore dei milanesi".
"Ci sono 1200 milioni di euro pronti per riqualificare una zona di Milano e proprio questo il bello. La cosa peggiore che possano fare i club e gli architetti è far calare questo stadio come un'astronave senza avere cittadini e politica come torre di controllo. Per fortuna ci sono gli iter burocratici, ma devono durare il giusto e non dei millenni e che non finisca come a Roma, con lo stadio che ha cambiato vari e sedi e si è fermato. Milano è una città preparata per affrontare una sfida di questo genere e lo deve dimostrare, come lo ha dimostrato con l'Expo e il nuovo centro direzionale".
"La procedura burocratica serve perché è importante che lo stadio non sia solo dei club e per assicurare i tifosi e i cittadini che tutto avviene in trasparenza e in tutta regolarità".
"Credo che ci sia buon senso nel dividersi le spese e i ricavi. I tifosi di Inter e Milan sono abituati a convivere e da tempo assistiamo a derby con regolarità e legalità dal punto di vista delle tifoserie. Ricordiamo che - come dice il sindaco Sala, che ha ragione - il "Meazza" non è di Milan o Inter ma del Comune di Milano, che deve verificare la trasparenza del progetto e deve avere qualche ritorno. Quando ci sono molti soldi e un buon progetto alla fine l'accordo lo si trova sempre".
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