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Frattesi titolare, allora. E fa notizia, perché in tutto il campionato della seconda stella ha giocato dall’inizio solo tre volte, togliendo dal conteggio le altre tre a scudetto vinto e a giri del motore evidentemente più bassi per tutti. Ma quest’anno la musica è diversa. Ed è un impegno che si sono presi tutti. Se l’è preso il centrocampista, che senza mai fare polemica non ha smesso di crescere sul piano tattico, lontano com’era il suo punto di partenza dall’idea di gioco in mezzo al campo inseguita e raggiunta da Inzaghi. L’impegno se l’è preso la società, che ha tranquillizzato il giocatore quando il suo agente, durante l’Europeo, aveva bussato nella sede nerazzurra per chiedere i programmi futuri, non avendo certo intenzione di passare un’altra stagione quasi totalmente a guardare. E l’ha tranquillizzato anche in pieno agosto, quando il direttore sportivo Piero Ausilio fu chiamato dalla Juventus per una richiesta di informazioni su Frattesi. Ma l’impegno è stato anche quello di Inzaghi, che ha garantito maggiore spazio al giocatore, peraltro approcciando a una stagione che dal punto di vista degli impegni è un inedito. Adesso dalle parole si passa ai fatti. Al primo snodo stagionale con tre impegni ravvicinati, Inzaghi chiama Frattesi ed è pronto a dargli una maglia. E non è detto sia una scelta legata solo alla sfida di domani. I ragionamenti tirano in ballo anche la trasferta di Manchester e poi il derby: Frattesi non ha voglia di lasciare indietro nulla.
"Ha voglia di minuti, Davide. Ha fame di Inter e di campo, di prendersi la copertina e non solo le pagine interne. In Nazionale ci è già riuscito. È il capocannoniere del ciclo Spalletti, ha segnato sia alla Francia sia a Budapest contro Israele, ha una capacità innata di farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Sarà merito delle “tedesche” giocate a Fidene da bambino, come ha scritto lui scherzando sui social. Ma è una dote che non può non far comodo anche a Inzaghi. È che Frattesi e l’Inter devono venirsi un po’ incontro. Perché il centrocampo da favola dello scorso anno aveva caratteristiche diverse, con una grande attenzione alla fase di palleggio. Davide eccelle nell’altro momento di gioco, ovvero l’inserimento. Una sintesi farà bene a tutti", aggiunge il quotidiano.
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