A Calciomarketweb.it, Vincenzo Morabito, agente ed esperto di mercato, ha fatto le proprie considerazioni sull'Inter e sul futuro di Icardi:
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Morabito: “All’Inter servono rinforzi per le fasce e centrocampo. A gennaio…”
Il noto operatore di mercato ha commentato le strategie adottate dall'Inter
Innanzitutto cosa ne pensa di Candreva all’Inter? "Operazione che sicuramente era nell’aria. Francamente non so se era quello il reparto in cui l’Inter doveva essere rinforzata, però è un giocatore che ha fatto vedere alla Lazio e agli Europei che ha grandi qualità".
Perché secondo lei l’Inter dove ha più mancanze?"Credo che abbia bisogno di qualche innesto sulle fasce e poi in mezzo al campo bisogna capire cosa succede: Melo possiamo considerarlo un ex, Medel non si sa. In attacco a parte Icardi, abbiamo visto che Eder non è un goleador, Palacio è datato, quindi un altro attaccante ci starebbe bene. Il mercato dell’Inter non è ancora decollato. Qualche uscita ci deve essere e Santon ha avuto problemi sia con il Sunderland che con il Napoli. Penso che l’Inter sarà una delle società più attive nella fase successiva di questo calciomercato".
A proposito di Icardi, pensa che potrebbe lasciare l’Inter e andare al Napoli? "Intanto mi lascia un po’ perplesso il suo comportamento, ha avuto la fascia di capitano. Posso capire che possa esserci sempre il desiderio di migliorare la parte economica e che il Napoli giochi la Champions League, però fare queste trattative ed esternazioni non è il massimo. Poteva anche essere un’operazione interessante per l’Inter, ma io penso che non si farà perché andrebbe a rinforzare una diretta concorrente che invece senza Higuain si è indebolita molto. Ora l’Inter può lottare anche per il secondo posto".
Un suo pare su questo disaccordo tra Mancini e società, lei da che parte sta? "Penso che quando arrivano nuovi proprietari c’è sempre qualche difficoltà, soprattutto se sono stranieri, e l’Inter da qualche anno ha preso questa strada. Chi è rimasto sta facendo i salti mortali per poter mettere d’accordo tutte le parti, non mi riferisco a Mancini, ma a Piero Ausilio e a chi lavora con lui. Roberto ha un carattere difficile perché pretende molto e ha visto che l’Inter è rimasta ferma. Il suo atteggiamento secondo me è una provocazione e uno stimolo per far decollare il mercato nerazzurro. Ma io penso che alla fine questi disaccordi rientreranno, non ci saranno dimissioni di Mancini, neanche all’inizio del campionato".
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