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Morace: “Barella il miglior centrocampista italiano. Ma non ha brillato”

Marco Astori

Le parole dell'allenatrice della Lazio: "Dobbiamo partire spavaldi: il loro punto debole sono i due centrali in fase di possesso palla, per cui va benissimo il pressing alto"

Intervenuta ai microfoni de Il Giorno, Carolina Morace, ex calciatrice e oggi allenatrice della Lazio femminile, ha parlato così in vista della finale dell'Europeo di questa sera: «Si sapeva che Roberto fosse un ottimo allenatore e una persona intelligente. Non sono sorpresa, anche perché noi in Italia abbiamo dei cicli piuttosto continui nello sfornare talenti: e questa è un'ottima generazione. Se esce Chiesa ed entra uno come Berardi, significa che siamo una grande squadra».

Che partita si aspetta stasera?

«L'Italia non si può snaturare anche se per gran parte dell'ultima gara siamo un po' tornati indietro, la paura fa anche questo effetto. Dobbiamo partire spavaldi: il loro punto debole sono i due centrali in fase di possesso palla, per cui va benissimo il pressing alto che facciamo. E' una sfida secca, tanto vale giocarcela con le nostre armi».

Cosa dobbiamo temere dell'Inghilterra?

«Io temo Sterling, anche perché sinceramente non ho visto questo grande gioco: sul piano del collettivo siamo organizzati meglio noi. Sterling mi fa paura soprattutto se si inserisce per via centrali perché è velocissimo».

Chi ha reso meno delle aspettative?

«Barella, ma proprio perché lo considero uno dei più forti centrocampisti italiani, se non il migliore. In questo Europeo non ha brillato come ci ha abituato».