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Moratti: “Inter 2010 era come i Beatles! Giacinto ha sofferto tanto e quelle porcherie…”

Simona Castellano

"Siamo a Cortina, una domenica fredda. Sono compresso con un po’ di amici a prendere il sole sulla terrazzina, piccola piccola, di un albergo. C’è un cameriere che si aggira un po’ furtivo, l’aria distratta, e capiamo che sta ascoltando le partite da una radiolina. Ovviamente è impossibile ordinare da bere, è troppo distratto, ma almeno ogni tanto passa e ci dice quanto fa l’Inter. Esco a fumare una sigaretta e noto una bellissima Rolls Royce che entra nel posteggio. Scende una ragazza bionda molto affascinante, coperta di pellicce e con un’aria davvero scocciata. Mentre fumo, aspetto che qualcuno la segua dalla macchina. Passa qualche minuto ma non scende nessuno. E allora decido di avvicinarmi. C’è un tizio rannicchiato sul sedile che ascolta 'Tutto il calcio minuto per minuto'. Ci guardiamo complici. Sorridiamo. Resto convinto che quel signore, sicuramente un uomo molto ricco, con una moglie bellissima e il mondo ai suoi piedi, in quel momento stava invidiando quel simpatico cameriere che non aveva certo il suo conto in banca, ma una radiolina portatile e poteva ascoltare le partite muovendosi libero. Il calcio è questo. Nessun tifoso ha diritto di sentirsi più importante degli altri. Serie A? Facendo zapping, oggi, se capito su una partita del campionato spagnolo o inglese, difficilmente ritorno a vedere il calcio italiano. È molto semplice: ci si diverte meno di prima."

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