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MORATTI – Agnelli: dal Giovin Signore ai “multietnici”. La guerra di parole tra i presidenti

La “guerra” che vedeva protagonisti Massimo Moratti e Andrea Agnelli sembrerebbe aver subito una tregua. I due sono al momento nello stesso schieramento nella battaglia in Lega Calcio che venerdì vivrà una giornata chiave; ma il recente...

Giovanni Montopoli

La “guerra” che vedeva protagonisti Massimo Moratti e Andrea Agnelli sembrerebbe aver subito una tregua. I due sono al momento nello stesso schieramento nella battaglia in Lega Calcio che venerdì vivrà una giornata chiave; ma il recente passato ricorda come il clima tra i due fosse non proprio dei migliori.

Motivo di tanta discussione – ovviamente – riguarda il post-calciopoli; con la società bianconera che a gran voce chiedeva la restituzione dei due scudetti cancellati: “Noi multietnici? Meglio multietnici che comprare le partite” tuonò Moratti. Secca la replica di Andrea Agnelli che non lasciò cadere la provocazione: “Moratti dovrebbe imparare a gioire delle sue vittorie. Le sue parole sono inutili”.

Continua il duello a distanza con il patron bianconero pronto a calcare la mano: “calciopoli procedimento ridicolo”. Anche qui la replica del patron nerazzurro non si è fatta attendere: “Calciopoli è stata un’immensa presa in giro per il calcio italiano, una situazione gravissima e umiliante”.

Ultima stoccata nel 2011 con Agnelli questa volta a fare spallucce: “Calciopoli?questo tema mi annoia”. Sarcastico Moratti nella replica: “ah, il Giovin Signore? Mi dispiace averlo annoiato. Le magagne al tempo di calciopoli c’erano. Se vuole uno scudetto ne scelga un altro, quello del 2006 è nostro”.