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È vero che cercò di coinvolgerla nella sua avventura politica?
—"Mi invitò a casa sua, provò in ogni modo a raccontarsi e a convincermi. Io lo ringraziai sinceramente, ma declinai. Col senno di poi, non mi pento. Su alcune cose non eravamo d'accordo, come sull'intervento militare in Iraq nel 2003".
Come presidenti di società calcistiche, vi somigliavate?
—
"In comune avevamo la voglia di far felice la gente. Ma Berlusconi era più attento di me, più pignolo. Ed entrava più nel merito del gioco. Spiegava al centrocampista come calciare un angolo e all'allenatore come schierare la squadra. Io ho un carattere diverso".
È vero che Berlusconi era interista?
—"Forse era interista sua mamma, che è stata segretaria di mio padre. Può essere che lui lo sia stato da bambino, ma di sicuro in un certo momento della sua vita ha abbracciato il Milan in modo totale e viscerale. Quindi la storiella di Berlusconi interista non è vera e non gli fa onore".
(Repubblica)
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