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Moratti: “Inter Unica? Gli interisti non sono come gli altri perché…”

Questa sera c’è Moratti ‘ospite’ a Mondo Inter e il presidente nerazzurro ha parlato tra le tante cose anche dell’orgoglio di essere interisti. Ecco cosa ha detto:   A TESTA ALTA – “Gli interisti a testa...

Eva A. Provenzano

Questa sera c'è Moratti 'ospite' a Mondo Inter e il presidente nerazzurro ha parlato tra le tante cose anche dell'orgoglio di essere interisti. Ecco cosa ha detto: 

 A TESTA ALTA - "Gli interisti a testa alta per il mondo di essere? A testa alta (ride.ndr)... Il calcio come uno strumento per esprimere il meglio di te, puoi fare degli errori a volte, ma se a volte ti va bene fai delle cose belle. Esprimersi vuol dire capire cosa vogliono i tifosi che non è solo comprare il gran giocatore, quello è ovvio che te lo chiedono, ma a volte il tifoso vuole che ci sia un segno, e di particolare nell'Inter c'è di essere sinceramente molto diversa, per come sono attaccati alla squadra, per come la vivono. Ogni tifoso si sente presidente, partecipe e quindi devi dare un marchio di questo genere alla società. I giocatori di colore mi dicevano di non comprarli perché poteva esserci una certa mentalità. E io il primo che ho comprato è stato Ince per dire che non c'è nessuna differenza di razza e la risposta del pubblico è stata fantastica, i tifosi lo adoravano. Questo cercare di capire i tifosi ha fatto sempre la differenza. La proprietà è dei tifosi. Quelli come me passano per caso arrivano e fanno il loro lavoro ma chi tiene alla società, chi la fa vivere, sono i tifosi". 

SENTIMENTI -"Cosa sento in questo momento? Nostalgia c'è di solito, ma l'ho sentita come una bella responsabilità. Abbiamo attraversato momenti difficili, superato montagne alte. Quando vuoi bene a qualcuno ti piace pensarci, pensi a tutto, anche alle cose negative come qualcosa di spaventosamente interessante che hai vissuto. Non ho il diritto di continuare io per forza, la storia dell'Inter non dipende da me, è a parte e deve continuare. Ci sono tutti una serie di sentimenti. Tra cui il non volersi sentire protagonisti sempre".