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Massimo Moratti, intervistato in esclusiva da "Il Giorno", ha parlato, tra l'altro, di calciopoli, ma non solo: "Juventus-Inter è meno avvelenata rispetto agli anni di Calciopoli? Direi di sì. Anche se poi le famiglie Agnelli e Moratti provavano a ricucire, calcisticamente era avvelenatissima. Come è cambiato il calcio italiano dai tempi di Calciopoli? E' cambiata la guida del calcio. Allora andava evidentemente in una certa direzione, c'era un controllo da parte di un gruppo e da chi aveva responsabilità ufficiali in questo mondo. C'erano tutta una serie di ramificazioni. Dopo non è successo, man mano si è normalizzato tutto e oggi non ho minimamente la stessa sensazione. Al di là del giudizio sulle persone, io ad esempio penso che Tavecchio abbia fatto benissimo. Ha affrontato tutto cercando di cambiare e portare qualcosa di nuovo, con le sue idee. Se chiamerò Stramaccioni per sapere come si fa a vincere a Torino, considerando l'impresa del 2012? Quella fu un grande impresa, contro pronostico e contro l'arbitro a quanto ricordo.Se fossi un tifoso del Milan sarei preoccupato per la situazione attuale in società? Finché c'è Berlusconi sì perché può sempre sterzare, se eventualmente non dovesse rivelarsi vera. Ma è ormai talmente definita che mi auguro per loro che si concluda. Non do altri giudizi perché è già complicato seguirne una di squadra... (ride, ndr). Ranieri? Ha avuto delle grandi soddisfazioni facendo un'impresa che va anche oltre quella appena fatta da Federer... Il Leicester è stato un lampo fantastico. Girando il mondo ho trovato un sacco di gente che tifava per la loro vittoria. E' stato un regalo meraviglioso che ha fatto a sé stesso e al mondo, ha fatto capire che si può avere sempre la speranza di vincere. Uno schiaffo alla presunzione delle grandi squadre”.
(Il Giorno)
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