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Moratti: “Mou doveva tornare a Milano con la Coppa. Nessuno è perfetto”

Eva A. Provenzano

Ibra se ne andò e disse: “Non vincere più nulla senza di me”. Si sbagliava. Dopo di lui l’Inter ha vinto anche l’impossibile e Moratti, nell’intervista al Corriere della Sera, dà i suoi meriti a Mourinho: “Mi...

Ibra se ne andò e disse: "Non vincere più nulla senza di me". Si sbagliava. Dopo di lui l'Inter ha vinto anche l'impossibile e Moratti, nell'intervista al Corriere della Sera, dà i suoi meriti a Mourinho: "Mi ricordava Herrera. Un lavoratore, serio, scrupoloso, pronto a difendere la società. E poi era un vincente. Poteva tornare a Milano con la squadra, dopo aver vinto la Champions League, ma nessuno è perfetto. Due giorni dopo abbiamo cenato insieme a casa mia". Herrera era il Mou del suo papà invece: "Era veramente unico. Criticavano mio padre perché dicevano gli desse uno stipendio troppo alto, ma lui rispondeva che al Milan c'erano Viani e Rocco. HH voleva si arrivasse in porta con tre passaggi negli allenamenti. Al quarto passaggio fischiava e faceva ripetere l'azione".