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Moratti riapre al “Meazza”, spiraglio per Thohir?

Riccardo Fusato

La trattativa tra Moratti e Thohir, dopo giorni infuocati è tornata nel limbo. Questa situazione potrebbe nascondere due finali: o, come lo scorso autunno sta naufragando come con i cinesi, oppure questo silenzio, sta servendo alle parti per...

La trattativa tra Moratti e Thohir, dopo giorni infuocati è tornata nel limbo. Questa situazione potrebbe nascondere due finali: o, come lo scorso autunno sta naufragando come con i cinesi, oppure questo silenzio, sta servendo alle parti per preparare gli ultimi dettagli prima del prossimo faccia a faccia, quello sì decisivo, fra il tycoon di Giacarta e il presidente Massimo Moratti.

Gli ultimi episodi in merito alla trattativa sono ormai datati almeno una settimana fa, quando Thohir imbeccato dalla stampa, disse: “Non posso parlare dell’Inter, vi posso dire soltanto di pregare perché le trattative sono ancora corso”. Dall’altra parte ci furono le parole di Moratti che, rallentò il tutto, aprendo a scenari diversi, aprendo ad altre soluzioni e quindi ad altri gruppi. E’ chiaro che in mezzo c’è il gioco delle parti, anche se, una questione non è scappata ai più attenti. Il numero uno nerazzurro, ha aperto alla possibilità di rimodernare S.Siro, andando di fatto controcorrente all’ultimi due mesi quando lo stadio era la carta necessaria per convincere Moratti a cedere una parte delle quote della società (infatti fra gli altri gruppi interessati c’era la Mabetex della famiglia Pacolli , azienda leader nell’impiantistica), ora non più. Perché? La risposta sta in Thohir. L’indonesiano, infatti, ha sempre fatto capire di ritenere San Siro un simbolo dell’Inter e del calcio italiano nel mondo e dunque per lui non è strategico pensare oggi di lasciare lo storico Meazza. “Mollando” sullo stadio, Moratti spera di sbloccare la situazione e invogliare Thohir ad accettare certe condizioni, in primis quella di entrare nell’Inter con una quota di minoranza.