- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Non stiamo assistendo al crack di un impero scrive Panorama, ma senza ombra di dubbio ad una svolta epocale. Il dado è tratto, l'intesa tra Moratti e Thohir raggiunta. Alcuni dubbi però rimangono sospesi. Giovanni Capuano, giornalista di Panorama, ha provato a sintetizzarli in 5 domande da rivolgere a Moratti e Thohir per fare chiarezza sui piani futuri dell'Inter.
1 - QUANTO E' COSTATA DAVVERO L'INTER? C’è differenza tra dire che l’Inter è stata quotata 400 milioni di euro e proiettare la stessa cifra al lordo di debiti con le banche (circa 200 milioni) e previsione di futuri bilanci in rosso. L’Inter rappresenta pur sempre la terza forza economica del football italiano.
2 - QUANTO HA INCASSATO MORATTI? Se è vero che la parte cash ammonta a circa 150 milioni di euro e il resto copre i debiti, bisogna considerare che nel giro di un mese il petroliere dovrà sborsare un altro assegno da 60-70 milioni per ripianare il bilancio 2012-2013 e che, conservando il 30% delle quote, lo stesso accadrà seppure in misura minore nei prossimi due anni. Se così fosse, Moratti ha ceduto per scelta o per costrizione (economica e congiunturale)? Se la risposta è la seconda significa che Thohir ha imbarcato un socio importante (30%) che fornisce poche garanzie in vista di un costoso rilancio della società.
3 - COSA SIGNIFICA DIRITTO DI VETO SULLE OPERAZIONI ONEROSE? Esiste un diritto di veto della famiglia Moratti sulle operazioni onerose? Se esiste, in che termini? Sarebbe paradossale aver portato in Italia un magnate con alle spalle un colosso da 12 miliardi di euro per chiedergli di investire sull’Inter come se fosse in austerity. Nessuno si aspetta spese folli sul modello degli emiri di Parigi e dintorni, ma nemmeno che le difficoltà della famiglia Moratti pesino sui progetti futuri dell’Inter.
4 - L'INTER ANDRA' IN BORSA? L’ipotesi è stata fatta nelle ore convulse dell’intesa. Non è stata smentita e nemmeno confermata. A occhio sembra una cosa senza senso. Thohir prende il 65-70%, Moratti per due-tre anni non esce e anzi conserva una sorta di ‘golden share’ sull’Inter. Quali azioni vanno sul mercato? E poi viene da chiedersi cosa sia vendibile ai piccoli investitori di una società che in tre anni ha visto crollare il fatturato di quasi il 50% (da 270 a 170 milioni di euro), che ha prospettive lacrime e sangue per gli azionisti almeno fino al 2016 e un poco ipotizzabile break even dal 2017 legato a risultati sul campo oggi non garantiti. L’esperienza degli altri club italiani a Piazza Affari dovrebbe aver illuminato a riguardo e, in ogni caso, la domanda è chiara e diretta: non è che Thohir vuole rastrellare fuori parte dei soldi che ha speso oggi?
5 - COSA CAMBIA NELLA SOCIETA'? Marketing, stadio e comunicazione sono cose importantissime ma non il core business di un club calcistico. Più immediata, invece, la gestione quotidiana di squadra e società. Ad esempio, Mazzarri è uomo buono anche per Thohir o dovrà rassegnarsi a uno stillicidio di voci, anche solo buttate lì a casaccio? Branca e Ausilio con il loro staff resteranno il punto di riferimento per le operazioni di mercato? Se non lo saranno chi li sostituirà?
© RIPRODUZIONE RISERVATA