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Moriero, 25 anni fa la rovesciata in Coppa Uefa: “Il mio gol più bello con l’Inter”

Fabio Alampi

Il 30 settembre 1997 l'ex esterno di centrocampo nerazzurro segnò una rete spettacolare contro il Neuchâtel Xamax

Il 30 settembre 1997 l'Inter di Gigi Simoni affrontava nel primo turno di Coppa Uefa gli svizzeri del Neuchâtel Xamax, una partita vinta 2-0 e rimasta nella storia per l’incredibile rovesciata di Francesco Moriero che oggi compie 25 anni. Al 26esimo minuto della sfida il match si sblocca grazie ad un gesto tecnico perfetto per coordinazione e spettacolarità.

"Questo è il gol più bello che ho fatto con la maglia dell'Inter, c'era stato uno scambio Ganz-Sartor che poi era arrivato sul fondo per mettere un cross molto forte e alto. Ricordo che ho dovuto cambiare postura in pochi secondi per andare a prendere questa palla fino in cielo. È stato un gol stupendo, il gesto è stato fantastico, l'esecuzione, l'abbraccio dei miei compagni, erano forse più felici loro di me. Ronaldo, Djorkaeff, Winter mi hanno fatto i complimenti, con Simoni ci siamo guardati da lontano, si vedeva che era contentissimo e mi ha fatto ok con il pollice. Quella è stata un'annata importante e bellissima, abbiamo vinto la Coppa Uefa, si era creato un gruppo fantastico, ci sentiamo ancora oggi in una chat".

Sei mesi dopo, in Italia-Paraguay amichevole giocata il 22 aprile del 1998, Moriero si ripete, realizzando un altro gol fantastico in rovesciata: "Sì, dopo sei mesi ho fatto un altro gol così. Questo gesto mi è sempre piaciuto, lo facevo in strada da ragazzino e poi in allenamento".

Gol incredibili e assist al bacio per tanti altri campioni nerazzurri: "Quello contro il Neuchâtel Xamax è stato uno dei gol più belli con la maglia nerazzurra, ma anche quello contro il Piacenza è stato speciale. Ho fatto anche tanti assist, quello più bello è stato per il gol di Ronaldo nel derby, c'era sintonia negli sguardi, nei movimenti, nei tempi. Poi c'è quello per Zamorano contro il Napoli, ero partito in contropiede da solo per poi mettergli quel cross, o quello per il gol di testa di Simeone. L'assist per me era naturale, giocavo soprattutto per far fare gol ai miei compagni".

(inter.it)