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"Gravina, invece, dovrà decidere cosa fare. È tormentato, combattuto, ovviamente amareggiato. Sino adesso non ha preso una decisione definitiva, anche se i segnali lasciano intuire che tenterà di nuovo la scalata. Del resto, conta sulla maggioranza dei consensi. La Lega Dilettanti di Giancarlo Abete, che pesa il 34 per cento, si schiera a favore dell’attuale presidente così come la Lega Pro di Matteo Marani, che ha in mano il 17 per cento. Anche Aic e Aiac, calciatori e allenatori, stanno apparentemente con Gravina. E lo stesso vale per gli arbitri. Certo, le alleanze, alla luce dello sfacelo azzurro, andranno ridiscusse insieme ai programmi".
"Anticipare il voto, nella testa del presidente, è anche un invito disperato, forse l’ultimo, a mettere da parte rancori e divisioni per cercare una strada comune. E al bene comune pensa anche Beppe Marotta, presidente dell’Inter e consigliere federale: «Tutti dobbiamo fare autocritica, anche la Lega. Serve più collaborazione con la Federcalcio per il bene della Nazionale». E alla Nazionale sta pensando Spalletti, travolto dalle critiche. Riemergere dall’abisso del niente in cui è sprofondato non sarà facile per il c.t.. Il girone di Nations League, con 6 partite tra settembre e novembre, diventerà un banco di prova per l’allenatore azzurro".
(Corriere della Sera)
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