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Mou: “A Londra si può fare una vita normale. A Milano no. Vi spiego…”

Eva A. Provenzano

Nella lunga intervista concessa al Telegraph, José Mourinho ha fatto un paragone tra il modo di vivere il calcio degli inglesi e quello degli italiani e degli spagnoli. Ecco cosa ne è venuto fuori: “A differenza di Madrid o Milano, a...

Nella lunga intervista concessa al Telegraph, José Mourinho ha fatto un paragone tra il modo di vivere il calcio degli inglesi e quello degli italiani e degli spagnoli. Ecco cosa ne è venuto fuori: "A differenza di Madrid o Milano, a Londra si può condurre una vita quasi normale. Si può camminare per strada e entro cinque minuti puoi trovare un supporter del Chelsea, un sostenitore del Tottenham, un sostenitore dell'Arsenal o anche del Liverpool o dello United. E questo mi piace. In altri posti dove ho lavorato ti sembra di camminare sempre in un fans club. A Milano il 50 per cento dei tifosi sono interisti, il 50 per cento tifa Milan. A Madrid forse il 70 per cento. A Porto, il 100 per cento sono tifosi del Porto. Se qualcuno viene da me, mi piace ascoltare. A volte c'è anche qualcuno che vuole darmi una lezione di calcio... La gente a Londra capisce quando disturba. Sanno che le persone hanno bisogno di spazio e le rispettano. Di solito quando vengo disturbato non parlano la lingua inglese, anche gli inglesi chiedono selfie o autografi quando sono nei ristoranti, ma aspettano che io abbia finito di pranzare. Se sono in un negozio e sto comprando i calzini loro non si avvicinano. Difficile che ti disturbino se ti incontrano per strada dopo una partita andata male, soprattutto se stai camminando con la tua famiglia. Impossibile a Milano e a Madrid, mi fermavano sempre". 

MA COME SI FA - Poi ha aggiunto: "Mi piace il calcio ovviamente, ma non è tutto nella mia vita. In Portogallo si dice che si può cambiare tutto tranne la mamma e la squadra di calcio. Capisco il potere del calcio a livello sociale, politico e culturale, ma come fa un giocatore di calcio ad essere nella lista delle persone più influenti del mondo? (In realtà Forbese ne ha messi due, sia Ronaldo che Messi.ndr). E 'assurdo! Non salviamo vite! So che la gente può saltare dal quinto piano perché la sua squadra ha perso una partita, ma chi lo fa è una persona che ha problemi. Come si può paragonare un giocatore di calcio, un allenatore di calcio con uno scienziato o con un medico? Non ci sono paragoni". 

Lo avrà saputo Mourinho che per qualcuno lui è nato il 25 dicembre?...