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Cosa farà Petr Cech? Resterà al Chelsea o se ne andrà, rattristando non poco Josè Mourinho? E' questo il quesito che in molti, oltremanica, si pongono ormai da settimane. L'unico sicuro sul da farsi sembrebbe proprio Mou, che tuttavia ha meno potere decisionale rispetto al giocatore e, soprattutto, al suo presidente, Roman Abramovich.
Il portoghese ha spiegato così la situazione legata a Cech, tramite queste parole: "Il padrone è il padrone, è lui la persona di cui ammiro e rispetto molto le prospettive. Lui (ovviamente Abramovich, ndr) rispetta molte persone che fanno qualcosa di importante per lui. Dal 2004 al 2014-15, sono stati 10 anni di successo per il club, 10 anni di incredibile gestione. Io sono diverso: ho lo stesso rispetto per Petr che qui nel club hanno tutti, ma la mia risposta sarebbe ‘no way’ (in nessun modo). Dovrò accettare qualsiasi decisione verrà presa dal padrone. Se la risposta sarà diversa, io la accetterò comunque. Se lo lascerà andare via? Forse. Ma in ogni club interessato a Petr, ci sono giocatori che mi piacciono anche a me...”
Dopo aver commentato il possibile addio del suo secondo portiere, Mou ha parlato ancora di mercato, rispondendo poi alle famose accuse sulla sua tattica del “bus parcheggiato”. Ecco il suo commento, al solito furbo e geniale: "Ho grande rispetto per I conducenti degli autobus, tra lavori in corso e traffico. Devi essere bravo se parcheggi un autobus, altrimenti è incidente. Se torni a Everton-Chelsea 3-6, abbiamo parcheggiato il bus molto male quel giorno, concedendo 3 gol ridicoli. Mercato? Dobbiamo migliorare. Se restiamo lo stesso team, gli altri cresceranno rispetto a noi. Se teniamo Eden Hazard, Nemanja Matic, Branislav Ivanovic, Diego Costa e Cesc Fabregas, per noi il primo obiettivo è compiuto. Penso che avremo bisogno di tre nuovi giocatori. Un attaccante perché abbiamo perso la nostra leggenda (Didier Drogba, ndr), un difensore e un centrocampista”
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