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Mou, che show: “Pogba? Amo la Tour Eiffel, ma non posso averla. Sterling? E’ così…”

Al via la stagione del Chelsea, per Josè Mourinho è tempo di ricominciare a lavorare. Si parte con una tournèe nord-americana, direttamente in Canada. Da Montreal, lo Special One ha parlato a lungo alla stampa, regalando così le prime perle...

Dario Di Noi

Al via la stagione del Chelsea, per Josè Mourinho è tempo di ricominciare a lavorare. Si parte con una tournèe nord-americana, direttamente in Canada. Da Montreal, lo Special One ha parlato a lungo alla stampa, regalando così le prime perle dell’anno ai media di tutto il mondo.

Mourinho ha risposto alle domande dei giornalisti, partendo dal grande mercato delle sue rivali in Premier: “I top club con top manager non comprano giocatori scarsi. Non mi aspetto che loro comprino giocatori scarsi, mi aspetto che comprino buoni calciatori. Non sono contrario, lo capisco e lo accetto. Non ho paura. Se qualcuno mi dicesse: ‘Josè, puoi fermarli”, io lo farei. Non voglio che i miei diretti rivali comprino, comprino, comprino e comprino bene. Preferirei che loro non comprassero o che lo facessero male. Ma non posso fermarli. E non mi interessa”.

Successivamente, il portoghese ha riservato altre parole all’acquisto (finora) più pazzo dell’estate. Lo ha messo a segno il Manchester City, comprando Raheem Sterling (dal Liverpool) per 68 milioni di euro: “Il mercato è ogni anno sempre più gonfiato. Quest’anno stiamo dicendo: ‘Oh, guarda quanto è costato Sterling”, ma la prossima stagione sarà peggio. La stagione dopo, qualcuno pagherà Sterling 85 milioni di euro. Il calcio è così: una stagione, c’è il Fair Play Finanziario, la stagione dopo c’è un modo per dribblare il Fair Play Finanziario”.

A proposito di spese pazze, Mourinho si è espresso anche su Paul Pogba: “Io penso che tutti siano interessati a Pogba. Ma ci sono cose che puoi fare e cose che non puoi fare. Io amo la Tour Eiffel, ma non posso avere la Tour Eiffel nel mio giardino. Sentiamo di avere il metodo per migliorare la nostra squadra senza un giocatore del genere. E il metodo siamo noi stessi. Io posso allenare meglio dell’anno scorso? I giocatori possono fare meglio a livello individuale? I più giovani potranno crescere? Gli Oscar, i Willian, questi ragazzi. I più vecchi, come John Terry e Ivanovic, potranno fare ancora meglio di quello che hanno fatto negli ultimi anni? Pogba non mette pressione sulle persone. Pogba è uno dei migliori giocatori al mondo. Pogba può andare in qualsiasi squadra e automaticamente migliora quel team. Se resta alla Juventus, la Juventus sarà ancora molto forte. Se lui andrà altrove, lui migliorerà immediatamente quel club. Ma questo non è il nostro caso. Noi stiamo cambiando Cech con Asmir Begovic, stiamo cambiando Didier Drogba con Radamel Falcao, stiamo cambiando ragazzi con altri ragazzi”