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Mou di nuovo campione, non vedeva l’ora. Rabbia pre gara: “Volevo uccidere…”

30 mesi dopo, lo Special One è tornato a vincere: per la prima volta in questa sua seconda vita al Chelsea, Mou ha alzato un trofeo, la Capital One Cup, coppa a cui teneva molto proprio per saziare un digiuno che durava ormai da troppo tempo. Per...

Dario Di Noi

30 mesi dopo, lo Special One è tornato a vincere: per la prima volta in questa sua seconda vita al Chelsea, Mou ha alzato un trofeo, la Capital One Cup, coppa a cui teneva molto proprio per saziare un digiuno che durava ormai da troppo tempo.

Per questo, come al solito, il tecnico portoghese ha curato ogni minimo dettaglio. Un aneddoto curioso e molto particolare lo ha raccontato lui stesso dopo la vittoria. Prima del match, voleva “uccidere” il suo assistente Silvino Louro (preparatore dei portieri al Chelsea così come all’Inter ai tempi del Triplete) per aver celebrato la sconfitta del Manchester City (contro il Liverpool) sul pullman che stava portando la squadra a Wembley per affrontare la finale di coppa di Lega.

Mourinho, in questo weekend di pausa in campionato per l’impegno di coppa, aveva deciso di tenere nascosto ai suoi giocatori il risultato del City il più a lungo possibile, al fine di mantenere alta la concentrazione in vista della finale contro il Tottenham. Peccato, però, che la sua idea sia stata rovinata in pieno nel momento in cui, al triplice fischio dell’arbitro ad Anfield, il suo assistente è saltato in aria dalla gioia.

“Sapevo che sarebbe stata una missione impossibile nascondere il risultato" - ha raccontato poi Mou - "ma non volevo televisioni intorno, né in hotel né sull’autobus. Avevo detto loro di non voler vedere alcun tipo di manifestazione o di delusione, nè in caso di un gol del City all’ultimo minuto nè in caso di vittoria del Liverpool. Volevo assoluto silenzio. Eravamo stati in bravi in questo, come volevamo. Ma uno dei membri del mio staff, Silvino, è saltato in autobus. Volevo ucciderlo il ragazzo, ha infranto le regole”.

Tuttavia, nonostante ciò, tutto è andato per il meglio. I suoi giocatori sono stati grandi, e il Chelsea ha alzato il primo trofeo della stagione. Lo ha fatto nel giorno in cui il City ha commesso un passo falso - forse decisivo - nella lotta al titolo. Meglio di così non poteva proprio andare. Ed ora, sia Mou che Silvino Louro possono liberamente festeggiare.