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Mou: “Un ‘bambino’ che diventa grande una gioia unica. Mi accadde con Santon…”

Alle colonne del Telegraph, Josè Mourinho ha raccontato a Gary Neville il suo pensiero e la sua visione dei giovani nel mondo del calcio. Lo Special One ha spiegato quali emozioni scateni in lui far esordire e far crescere un ragazzo fino a farlo...

Dario Di Noi

Alle colonne del Telegraph, Josè Mourinho ha raccontato a Gary Neville il suo pensiero e la sua visione dei giovani nel mondo del calcio. Lo Special One ha spiegato quali emozioni scateni in lui far esordire e far crescere un ragazzo fino a farlo diventare un giocatore affermato. Tra i suoi esempi, Davide Santon, il "bambino" - come lo chiamava lui ai tempi dell'Inter - che stupì l'Europa a soli 17 anni.

Queste le parole del tecnico portoghese: "Una delle cose che rimane per sempre nella carriera di un allenatore sono i “bambini” che diventano grandi. E tu sei quel ragazzo che gli ha permesso di farlo. Questo è per sempre, rimane in eterno. Mi è successo con Varane al Real, quando aveva 18 anni, con Santon all'Inter quando ne aveva 17: giocò la sua seconda partita contro il Man Utd in Champions League. Poi mi accadde con Carlos Alberto al Porto, autore di un gol in una finale di Champions League. Queste sono cose che rimangono per sempre. E non credo esista un allenatore nel mondo del calcio che non vorrebbe avere queste cose".