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Mou vs Pellegrini, non è finita qua: guerra sul fair play finanziario, il cileno…

Dario Di Noi

Mourinho vs Pellegrini, capitolo 3: o meglio, capitolo 3 solamente se ci riferiamo all’ultimo episodio che ha visto i due tecnici protagonisti. Già, perchè la rivalità tra l’uno e l’altro continua ormai da anni, molto prima...

Mourinho vs Pellegrini, capitolo 3: o meglio, capitolo 3 solamente se ci riferiamo all'ultimo episodio che ha visto i due tecnici protagonisti. Già, perchè la rivalità tra l'uno e l'altro continua ormai da anni, molto prima del ritorno in terra inglese dello Special One. I battibecchi tra i due quasi non si contano più, perciò quest'oggi faremo riferimento solamente all'ultimo episodio della "saga". Dopo le accuse mosse dal tecnico cileno nei confronti dei blues, relative ad una presunta mancanza di rispetto delle norme sul fair play finanziario da parte del Chelsea (capitolo 1), e dopo il conseguente e solito show di Mourinho in conferenza stampa ("Pellegrini è un ingenere ma ha bisogno di una calcolatrice per fare i conti", capitolo 2), quest'oggi, alla vigilia del match di Premier del suo City contro il Sunderland, Manuel Pellegrini ha di nuovo risposto alle accuse cercando di chiudere la polemica (ecco il capitolo 3): "Non posso ascoltare sempre a Mourinho, non posso stargli sempre a rispondere. Adesso si è messo a parlare anche di arbitri e fair play finanziario, ma io devo solo pensare al campo, non posso stare dietro ad altre cose. Per prendere certe decisioni, in merito a questi argomenti, esiste la Federazione. Io ho fiducia negli arbitri, non mi interessa parlare di Mourinho".

Se sarà finita qua, o se sarà necessario un quarto capitolo, lo scopriremo solo nelle prossime ore. Intanto vi riproponiamo le parole integrali rilasciate ieri dall'ex allenatore nerazzurro: "Non credo di dovermi ripetere ancora una volta, ma tutti sanno che tipo di club sia il Manchester City e non intendo ripetermi: vorrei solo parlare di quello che ho sentito dire l’altro giorno a Pellegrini in merito al nostro fair play finanziario. Ecco, io credo che lui sia un allenatore fantastico e lo rispetto molto, inoltre fuori dal campo - che io sappia - come formazione accademica è un ingegnere. Bene, io non credo che un ingegnere abbia bisogno di una calcolatrice per fare i seguenti calcoli: Mata 37 milioni, più o meno, De Bruyne 18, quindi sommati fanno 55. Matic 21, Salah 11, insieme fanno 32 milioni di sterline. 55 meno 32 fa 23. Perciò il Chelsea, in questo mercato di gennaio, approssimativamente ha guadagnato 23 milioni di sterline. Facile no? Facile e soprattutto in linea con il giusto fair-play finanziario. Non ci sono repliche da fare, questo è quello che stiamo facendo noi del Chelsea, altri invece non lo fanno. Noi stiamo cercando di costruire una squadra valida per il prossimo decennio se possibile, mentre il City sta costruendo una squadra per vincere oggi, non per i prossimi dieci anni. Magari per vincere nei prossimi 3 o 4 anni, ma non di più. Loro hanno esperienza, potenza e forza, ma non si preoccupano certo del bilancio e difatti la scorsa estate hanno speso moltissimo. Non c’è bisogno di calcolatrici: più 23 milioni per noi, facile. Io non ce l'ho con Pellegrini, ma i numeri sono numeri. Poi aveva detto che non avrebbe più parlato di me, è da inizio stagione che lo sta facendo”.