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Getty Images
"Cosa regalerei alla Roma? Dei titoli, perché di questo vive una società". Lo ha detto José Mourinho, in un'intervista a Esquire. "Prima di vivere a Roma ero venuto a giocarci o l'avevo visitata come turista con la mia famiglia - ha aggiunto l'allenatore portoghese -. Oggi passo ogni giorno attraverso i suoi luoghi storici ed è veramente speciale".
Mourinho è tornato anche su quello che vorrebbe regalare al club giallorosso da qui ai prossimi anni: "I titoli alimentano la passione dei tifosi. Ho capito subito che l'amore che i tifosi provano per la Roma va oltre i trofei, è una passione eterna, sanguigna e anche familiare. Però, la vittoria è quello che manca e stiamo costruendo un progetto per arrivarci. Se arriverà con me sarà perfetto, altrimenti sarebbe bellissimo aver contribuito alla costruzione di questo futuro, che poi è il sogno di tutti".
Il suo ritorno in Italia è stato un evento tecnico, mediatico e umano fortissimo per tutti gli appassionati di calcio. Volevo chiederle in cosa si sente migliorato rispetto a 10 anni fa?
"Tutto. Se un allenatore non migliora è perché ha perso passione e ha perso la mentalità di imparare ogni giorno. Non è un mestiere per cui è fondamentale l’età o la situazione fisica, al contrario dei calciatori. L’esperienza ti può solo migliorare. Io penso solo alla prossima partita. Tutti i match che hai giocato e i trofei che hai vinto, quelli sono in tasca e avrai tempo di guardarli quando hai smesso. Adesso voglio solo pensare alla prossima partita. Io mi sento molto più allenatore oggi che 10 o 20 anni fa".
(Esquire)
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