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Un orgoglio tinto di nerazzurro, che il tempo e nuove esperienze non possono cancellare. Anche se sono trascorsi ormai 12 anni da quel fantastico triplete e siede su un'altra panchina di Serie A, Josè Mourinho non ha mai nascosto l'orgoglio per la sua storia all'Inter. Scrive la Gazzetta dello Sport:
"Per la precisione sono passati 4293 giorni dall’ultima volta: i neonati nerazzurri di allora hanno aspettato le medie per tornare a vincere. Era il 9 maggio 2010, penultima di campionato contro il Chievo e lo scudetto era ancora appeso nella lotta contro la Roma di Ranieri. Da allora Mou non ha più vissuto da protagonista un San Siro nerazzurro anche perché, come è noto, nella notte incantata di Madrid scelse di non tornare a Milano per festeggiare col resto della compagnia (...). Lui che più volte ha ribadito l’unicità del suo percorso interista, soprattutto quando il vecchio “nemico” Antonio Conte stava pericolosamente entrando nei cuori del vecchio popolo. Assalto respinto, nel totem di ogni interista Mou starà sempre e solo accanto al Mago Herrera".
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