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Mourinho: “Tre italiane in tre finali europee bello per l’Italia”. E poi dice a Zenga…
Seconda finale in due anni, dopo quella di Conference della scorsa stagione, poi vinta. La Roma, dopo lo zero a zero contro il Bayer, è in finale di Europa League. José Mourinho, ai microfoni di Skysport, ha parlato della sua ennesima conquista. Ma prima ha rivolto un pensiero alla gente dell'Emilia Romagna che è in grave difficoltà a causa dell'alluvione dei giorni scorsi. «Vogliamo dare tutti un messaggio all'Emilia Romagna, forza! Nelle difficoltà si trova il meglio di noi stessi. Per noi è un momento di grande festa ma non possiamo dimenticare le difficoltà del popolo emiliano, non possiamo dimenticarlo», ha sottolineato.
Poi l'analisi del percorso in Europa League e alla guida della squadra giallorossa: «Tornando alla mia squadra, è fatta di dettagli. Se non avevamo Smalling in panchina non saremmo passati. Questo per dire come lavoriamo, per chi ha fatto in modo che venisse in panchina. Questa partita è tutto l'insieme del nostro lavoro, esperienza, saggezza tattica, saper stare nella partita, andare nella direzione delle nostre forze e cancellare i nostri problemi. Se posso chiedere di più ai romanisti meritano qualcosa di speciale lunedì quando partiremo da Trigoria per la partita».
-Si rende conto di essere nella storia della Roma?
La mia preoccupazione non è essere nella storia della Roma, ma aiutare i ragazzi a crescere e i romanisti che mi hanno dato tanto dal primo giorno, portare gioia a questa gente. Un'altra finale è una gioia immensa.
-Cioè, José! Sono Walter Zenga...
Ciao Walter, complimenti per martedì e in bocca al lupo per Istanbul.
-E ma non ho giocato io...
So che non eri in campo. Però il cuore è nerazzurro
-Stasera non hai corso alla qualificazione ottenuta per esperienza o agilità?
No, l'agilità non mi manca. La gioia è uguale, non cambia niente. Ma è difficile giocare contro i miei amici, durante la gara si dimentica. Non mi piace festeggiare in faccia a uno dei miei ragazzi che è Xabi Alonso.
-In finale il Siviglia...
Tre finali europee con tre squadre italiane è bellissimo per il calcio italiano. Per noi Juve o Siviglia non cambiava molto, sono fortissime, la mia preoccupazione era andare in finale e non era importante la rivale. Col Siviglia sarà complicato per l'esperienza che hanno in questa coppa. Ora abbiamo prima il campionato con Salernitana e Siviglia e poi pensiamo alla finale.
(Fonte: SS24)
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