"Sei un bugiardo", "non sei un uomo", e poi ancora "mi hai fatto buttare fuori perché sei di Torino e domenica c’è Roma-Juventus". Sarebbero queste le frasi che il tecnico della Roma Josè Mourinho avrebbe rivolto contro il quarto uomo Marco Serra durante Cremonese-Roma e successivamente alla sua espulsione negli spogliatoio dello 'Zini'.
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Mourinho, svelate le frasi a Serra: “Mi hai fatto espellere perché domenica c’è Roma-Juve”
Le frasi sono contenute nelle motivazioni della Corte sportiva d'appello della Figc sulla squalifica per due turni del portoghese, ritenute dai giudici "gravemente allusive sulla presunta parzialità del suddetto ufficiale di gara" e "nel costrutto difensivo, risulta inspiegabilmente ridimensionata la rilevanza giuridica della condotta tenuta dal sig. Mourinho all’interno dello spogliatoio che, a fronte della semplice negazione da parte del sig. Serra delle accuse a lui rivolte, indugiava in espressioni offensive". Argomenti questi "che non lasciano alcun margine neanche per ridurre la sanzione irrogata, posta, altresì, la recidiva del reclamante (art. 18 C.G.S.)", concludono i giudici.
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Quanto al motivo per cui era stata disposta la sospensiva della pena consentendo al tecnico della Roma di presenziare in panchina alla sfida dell'Olimpico contro i bianconeri, la Corte precisa che "all’esito della prima udienza di trattazione del 4 marzo 2023, il Collegio ha ritenuto che il ricorso non fosse maturo per la decisione in ragione della ravvisata necessità di approfondire profili della vicenda in esame non sufficientemente esplorati. E, invero, il materiale probatorio all’epoca nella disponibilità di questa Corte era rappresentato esclusivamente dai referti degli ufficiali di gara, i cui contenuti descrittivi necessitavano, peraltro, di opportuni chiarimenti onde circostanziare le dinamiche delle vicende ivi riportate, vieppiù alla luce delle contestazioni mosse dalle parti reclamanti".
"Ciò nondimeno - spiegano ancora i giudici - in quella sede, si è rivelato non praticabile il pur doveroso approfondimento istruttorio in ragione della sopravvenuta difficoltà di poter acquisire elementi di maggior dettaglio, anzitutto, da parte del sig. Serra, IV ufficiale della gara in argomento, che, per circostanze di tempo e di luogo, pur contattato dalla Segreteria di questa Corte, non era in grado di garantire una proficua audizione nel rispetto delle regole che disciplinano lo svolgimento dell’udienza da remoto".
Per questo, conclude la Corte sportiva d'appello della Figc: "In ragione di ciò, e alla luce della dichiarata esistenza di un procedimento aperto dalla Procura Federale avente ad oggetto gli stessi fatti per cui è giudizio, si è rivelato, dunque, indispensabile differire in prosieguo la detta audizione e acquisire gli atti di indagine all’epoca svolti, a partire dalle deposizioni eventualmente rese dagli ufficiali di gara, elementi decisivi per il procedimento sportivo, come di seguito meglio evidenziato. La Corte, dunque, si è vista costretta a rinviare l’udienza di trattazione al 10 marzo 2023 e, nelle more dei suddetti accertamenti coevamente disposti, al fine di assicurare effettiva tutela alle posizioni soggettive azionate dalle parti reclamanti, suscettive nell’alternativa di una compromissione altrimenti irreversibile, ha ordinato, altresì, in accoglimento dell’istanza cautelare e impregiudicata ogni valutazione in rito e nel merito, la sospensione dell’efficacia della sanzione irrogata dal Giudice Sportivo".
(Lapresse)
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