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Mourinho torna a San Siro col tutto esaurito: “Mai un nemico, ma non si scanserà”

Alessandro Cosattini

Grande attesa per il ritorno di José Mourinho a San Siro: ecco l'atmosfera che troverà l'allenatore del Triplete

José Mourinho contro l’Inter, l’Inter contro José Mourinho. Sono pronti a sfidarsi a San Siro domani alle 18. Grande attesa per il ritorno dell’allenatore del Triplete a Milano e il Corriere dello Sport oggi si sofferma sull’atmosfera che lo Special One troverà allo stadio: “A San Siro non sarà considerato un allenatore avversario né tanto meno un nemico. Anche se non siederà sulla panchina dell'Inter. Troppo forte è il legame tra il popolo nerazzurro e José Mourinho. Basta solo pronunciare il cognome del portoghese e gli interisti si squagliano. Perché dal 22 maggio 2010 sono passati quasi 12 anni, ma il ricordo del triplete e della magica notte del Bernabeu rimangono vivi. Il profeta di Setubal per la Milano interista è e resterà sempre Mister Triplete.

[…] Ieri sera è stato in pratica annunciato il tutto esaurito: restano da vendere alcune decine di tagliandi sparsi qua e là nell'impianto, ma sono attese quasi 75.000 persone. Nell'arco di quattro giorni, dal derby di martedì alla sfida contro i giallorossi, dunque, il cassiere nerazzurro staccherà 150.000 tagliandi per un incasso complessivo di circa 8 milioni lordi. Numeri importanti, che fanno bene al bilancio. Quanto ha influito il ritorno di Mou a Milano sulla vendita boom? Onestamente poco perché l'Inter ha da anni un pubblico da record, figuratevi nelle ultime due stagioni in cui è in corsa per il titolo. In tanti, però, uniranno il desiderio di spingere la propria formazione verso il tricolore alla voglia di tributare un'altra ovazione all'uomo del triplete. Se si tratterà di un simbolico passaggio di consegne, da Mister Triplete a Mister "Mini" Triplete, lo capiremo il 22 maggio, quando sarà chiaro se Inzaghi avrà aggiunto alla Supercoppa già in bacheca il trofeo del campionato e la Coppa Italia. Di certo, però, José non si... scanserà. L'amore per l'Inter e per la sua gente è una cosa; la sua indole competitiva e vincente un'altra. Vuole i tre punti per la Roma e non farà sconti. I suoi ex tifosi lo sanno e lo hanno amato anche per questo: fu lucidissimo pure contro il Chelsea, quando nel 2009-10 rientrò a Stamford Bridge per gli ottavi di Champions e fece piangere i Blues. Vuole ripetersi al secondo ritorno a casa, a Milano. Anche se si emozionerà vedendo tante facce amiche e una città che gli è rimasta nel cuore”, si legge sul quotidiano.