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Era sempre accanto a lui quando allenava l'Inter. José Morais era il match analyst di Mourinho e guarderà la partita tra Roma e Inter che si giocherà domani. «Si, certo, sarà una gara particolare. José non è un buon momento e forse la sua ex squadra avrebbe voluta affrontarla con un altro stato d'animo. Sarà diviso in due. Tra cuore e testa. Da un lato il club che gli ha dato tanto affetto, ricambiato, e dall'altra la squadra per la quale ora dà tutto».
«Quando penso a Roma-Inter penso alla finale di Coppa Italia del 5 maggio 2010. Nel tunnel ero nervoso perché lo staff doveva studiare nei dettagli l'avversario: era una gara con molte trappole. Lui si avvicina e mi dice: "Zeca, tranquillo, vinciamo al 100%. Mi tranquillizzava con poco. La scintilla all'epoca? Il rapporto con Moratti: un'estensione della loro famiglia, come vivere in una grande casa. L'Inter per lui prova un profondo senso di gratitudine e rispetto e lui ricambia questo sentimento. Credo che sarà accolto da tutti alla grande. José canticchiava sempre "Amala", perché l'Inter sa amare per davvero. Non so se sarà mai romanista quanto è stato interista ma anche oggi è un tecnico incredibile e darà il massimo", ha sottolineato in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
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